La difficile situazione degli impianti sportivi in Sicilia, Malagò “La regione fatica”
di Edoardo UlloNews08 Febbraio 2024 - 22:02
Il presidente del Coni Giovanni Malagò, nel corso della sua visita a Palermo, fa il punto della situazione degli impianti sportivi dell’isola. Focus chiaramente sullo stadio Renzo Barbera che è il simbolo delle difficoltà nella nostra regione.
Il numero uno del comitato olimpico nazionale ammette che non ci sono novità, né positive, né negative. Uno stallo quindi che però raramente può essere visto come un qualcosa di realmente lusinghiero.
“Non ci sono né elementi di progresso, né elementi di regressione. Dovendo fare una risonanza magnetica dell’impiantistica, sappiamo che è uno dei crucci della Regione. Poi è chiaro che insieme all’impiantistica c’è un discorso di sostegno alle società. Puoi realizzare strutture sportive di ultima generazione, ma poi deve esserci una manutenzione. Dispiace dirlo, ma la Sicilia come altre regioni, fa più fatica degli altri”.
La situazione a Palermo
Intervenuto a Palermo prima di visitare il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia, ed il procuratore aggiunto di Messina Vito Di Giorgio, Malagò ha parlato dello stadio Renzo Barbera. Ci sarebbe ancora la possibilità di rientrare nel lotto delle sedi per ospitare le partite degli Europei Euro 2032. E questo nonostante la candidatura congiunta con la Turchia che ha inevitabilmente ridotto gli stadi italiani che dovranno ospitare match assieme a quelli turchi.
“Da anni sostengo che senza grandi eventi sportivi non se ne viene a capo. Poi può esserci qualcuno che riesce comunque a tagliare il traguardo, ma sono veramente casi isolati. Spesso miracolistici per certi versi. La federazione sta preparando il dossier per gli impianti degli Europei del 2032. Alcuni come Milano e Roma sono delle tappe obbligate, poi l’ultima parola tocca alla Federazione (Figc, ndr). È chiaro però che se ci sono delle amministrazioni comunali e società sportive che dimostrano di essere particolarmente disponibili a sostenere investimenti, nulla è precluso”.
“Pochi casi in Italia di stadi rimessi a nuovo”
Malagò ha sottolineato come siano pochissimi gli stadi rimessi a nuovi o ristrutturati. La situazione dello stadio Renzo Barbera di Palermo, dunque, non è isolata. Almeno nel panorama nazionale. “Bisogna riunire con urgenza al tavolo tecnico – osserva –. Mi risulta che all’ordine del giorno Governo, Federazione e Comitato Olimpico sono coinvolti per tirare le somme. Se guardiamo dal 1990 (anno dei Mondiali in Italia, ndr) ad oggi, 34 anni, ci sono pochi casi. Torino, Udine con la famiglia Pozzo che ci ha messo 20 anni. C’è stata la situazione di Reggio Emilia in cui alla fine gioca il Sassuolo. Il Frosinone ha fatto un bel lavoro con la famiglia Stirpe, Bergamo sta facendo lavori allo stadio, poi non mi vengono in mente altri casi. Questo fa capire il disastro della realtà. Parlo di calcio, ma certi impianti sarebbero utilizzabili ad esempio anche per il rugby”.
Sostegno economico “Serve un Piano Marshall”
Più ad ampio raggio, invece, è la questione relativa al Palasport di viale dell’Olimpo a Palermo. In questo caso Malagò sottolinea che, oltre alla ristrutturazione, servono fondi per gestire la manutenzione: “Il Coni ha due vantaggi. Siamo un ente pubblico, a breve faremo un’operazione straordinaria con il Comune di Napoli, non c’è speculazione da parte nostra. Il secondo vantaggio è la competenza, c’è un importante track record e ci sono conoscenze. Servono sostegni finanziari che devono essere sostegni finanziari, che devono essere messi da enti locali e società. Oppure serve un Piano Marshall che solo il Governo può sostenere”.
Il Trofeo Coni a settembre in Sicilia
Ed infine, Giovanni Malagò, ha annunciato per settembre il Trofeo Coni in Sicilia. Non è stata ufficializzata la sede, si deciderà nei prossimi giorni, verosimilmente il 16 febbraio. Una mini-olimpiade con i comitati regionali di 44 federazione riservata agli Under 14 (dai 10 anni).