Il Team Bike Sicilia pronto all’esordio, Tiralongo “Una chance ai talenti del Sud”

di Fabio Bologna

Un’opportunità per emergere, l’esperienza di un Direttore sportivo di levatura internazionale al servizio di giovani talenti siciliani che vogliono provare a realizzare un sogno. Tutto questo è il Team Bike Sicilia, il nuovo progetto U23 di Paolo Tiralongo per dare una chance ai nostri giovani “spesso emarginati”. Venerdì 16 febbraio la presentazione ufficiale del Team presso il Palazzo Vermexio a Siracusa.

Un progetto pensato da tempo

Una carriera da professionista lunga diciassette anni, sempre ad altissimi livelli, conclusasi con l’esperienza da direttore sportivo del Team World Tour, UAE. Ci limitiamo a racchiuderla così la carriera di Paolo Tiralongo, per dare maggiore  spazio al suo gioiellino, il Team Bike Sicilia. Un siciliano D.O.C. che oggi vuole mettersi al servizio dei giovani siciliani con un progetto importante, ambizioso e che si appresta ad esordire nella stagione 2024 tra gli U23. Proprio quella categoria che lanciò Tiralongo con la pistoiese Casini/Giusti/Vellutex diretta da Olivano Locatelli e che oggi, a dire di tanti, ha perso la caratteristica di vero trampolino di lancio per tutti quelli che sognano il professionismo. Pensiero non condiviso da Tiralongo: “Credo ancora in questa categoria – spiega subito Paolo Tiralongo contattato telefonicamente – perchè di Pogacar o Evenepoel ne nascono uno ogni mille anni, e secondo me sbagliano le Continental o le Professional a cercare tra gli Juniores”.

Un’idea nata tanti anni addietro, quasi un cruccio dell’Avolese: “Dopo la mia esperienza alla Palazzago – ci racconta Paolo Tiralongo – non ho più pensato a rientrare nel circuito professionistico come Ds, perchè avevo già questa idea di lanciare una squadra U23 in Sicilia. Dare una possibilità ai tanti ragazzi che al sud che non venivano e non vengono considerati, o nei confronti dei quali non c’è la pazienza di aspettare, perchè anche per una squadra settentrionale mantenere un ragazzo del sud ha dei costi che oggi le società non possono sostenere come prima“.

La categoria U23 è ancora importante

Una scelta che potrebbe sembrare in controtendenza, quella di partire dagli U23, categoria ormai quasi considerata anacronistica, ma non per Paolo: “Tutti oggi cercano i Vingegaard o Pogacar, ma di fenomeni ne nascono uno ogni mille anni, credo invece che l’U23 sia ancora la migliore categoria in cui formarsi come ciclista. Le Continental e le Development oggi cercano solo i campioni tra gli Junior, ma non tutti sono campioni e l’unica categoria che permette anche agli altri di mettersi in mostra rimane l’U23. Chi dice che sia un concetto di ciclismo vecchio che certezze ha nell’affermarlo ?”

Un punto di partenza verso potenziali trasformazioni anche in categorie superiori, Paolo Tiralongo non si nasconde: “Intanto partiamo, il regolamento stabilisce che anche per realizzare una Continental bisogna per forza partire con gli Under, poi si vedrà l’evoluzione che potrà prendere.  Bisogna costruire mattone su mattone, oggi non è facile allestire una squadra, trovare gli sponsor, soprattutto in Italia dove siamo massacrati in tutti i settori. Oggi in Italia abbiamo squadre Professional che hanno i budget di una Continental”.

In calendario anche gare all’estero

Una categoria, l’U23, che in Sicilia non smuove tanti tesserati ma che quest’anno, grazie anche all’inserimento delle categorie giovanili in alcune Granfondo, permetterà ai siciliani del Team di confrontarsi su circuiti più impegnativi durante la stagione scolastica. “Quest’anno – prosegue Tiralongo – qualche appuntamento interessante in Sicilia c’è, e al di là dell’aspetto competitivo può rappresentare un banco di prova per il proprio stato di forma durante l’inverno. Poi una serie di appuntamenti nazionali e qualche gara all’estero alla quale sicuramente prenderemo parte”.  Pacato, razionale, con le idee chiare tipico di uno che ha tanto da insegnare in una regione che per la prima volta ha tra le società affiliate una U23. “Bisogna avere pazienza e saper aspettare. Io non voglio creare false illusioni e andare per gradi a piccoli passi, voglio crescere ma con i giusti tempi”.

La squadra in allenamento

In Sicilia tante scuole, bisogna però dare continuità

Una sua considerazione sullo stato del settore giovanile in Sicilia è d’obbligo e la sua risposta cela qualche perplessità circa le attività di base. “In Sicilia sono nate tante scuole – dichiara – ma dopo aver tesserato i giovanissimi bisogna dare continuità ad un percorso, portandoli poi, o almeno provandoci, nelle categorie superiori. Solo così potremmo, a lungo termine, vedere i frutti di queste iniziative, altrimenti è tempo perso, le scuole devono fare tanta attività“.

Per passare professionisti non serve solo vincere

Tra i ragazzi del Team Bike Sicilia, Andrea Bruno è sicuramente l’uomo di punta con più esperienza tra gli Under, a lui si aggiungono nostre vecchie conoscenze come Elia Basile, Francesco Gioia, Gianluigi Scibilia, Riccardo Soldano. Andrea avrà la possibilità di emergere quest’anno, perchè secondo me il suo vero potenziale ancora non è stato espresso. Credo che possa essere impiegato meglio di come è stato fatto fino a ieri. Spesso è stato utilizzato per le fughe, o a tirare, ed anche le gare in cui è stato impiegato non si addicevano sempre alle sue caratteristiche. Con me avrà una grossa opportunità ed io lo aiuterò affinchè lui possa riuscire a mettersi in evidenza“.  Ragazzi che devono crescere sotto tanti aspetti e in alcuni casi vanno “ricostruiti”. “Ho visto che i nostri ragazzi non sanno stare in gruppo e sciupano il doppio delle energie per riuscire a stare lì mezzo, questo accade perchè sono abituati a correre in gare con al via pochi partenti “.

Una vetrina importante per tutti, questo vuole essere l’obbiettivo di Tiralongo, almeno per questa stagione. “Non è detto che per diventare professionisti bisogna solo vincere, il segreto sta nel farsi trovare pronti nelle gare importanti e soprattutto esserci in tutta la stagione. Bisogna approfittare dei palcoscenici importanti e mettersi in evidenza, far parlare di se, questi atteggiamenti sono importanti quanto andarsi a cercare una vittoria“.

 

(nella foto di copertina la squadra al completo con al centro Damiano Caruso)