Vincere una corsa a tappe aggiudicandosi soltanto una minifrazione di 5 chilometri, un record riuscito al belga Maxin Van Gils, che finisce primo nella classifica finale della Vuelta Andalucia, meglio conosciuta come Ruta Del Sol, al termine dell’unica tappa disputatasi sulle cinque invece in programma. Ciò che è successo nei giorni in cui avrebbe dovuto disputarsi, da mercoledì scorso fino a domenica, per intero e come da tradizione la corsa spagnola ha sicuramente dell’incredibile, tra annullamenti, aggiustamenti di percorso e dietrofront dell’ultimo minuto, con gli organizzatori costretti via via a cancellare tutte le frazioni, e riuscendo a disputare soltanto la cronometro ridotta all’osso di oggi, vinta da Van Gils della Lotto Dstiny coprendo il percorso in 8 minuti e 17, con l’italiano Antonio Tiberi della Bahrain Victorious giunto sul traguardo di Alcaudete in ritardo di 10 secondi, stesso tempo dell’iberico Juan Ayuso (Uae).
Ma cosa ha costretto la direzione di gara della Ruta Del Sol a dover annullare il 95 per cento della manifestazione ciclistica andalusa, tra le più storiche in calendario visti i suoi 70 ann di vita? Ad impattare negativamente sul normale svolgimento della Vuelta Andalucia sono state le proteste inscenate dagli agricoltori spagnoli, scesi in strada a bordo dei loro trattori come in Italia e Francia. Non che i manifestanti si siano messi di traverso impedendo lo svolgersi delle tappe, bensì le autorità hanno dovuto convogliare le forze di polizia nel mantenimento dell’ordine pubblico per fronteggiare le proteste in corso, lasciando scoperta l’organizzazione della corsa ciclistica, che non ha avuto più a disposizione un numero sufficiente di addetti alla sicurezza lungo il percorso.
Quindi il risultato è stato un pasticcio, grazie al quale è stata assegnata la corsa più corta del mondo, di certo indipendetemente dalla volontà degli organizzatori, trovatisi a fronteggiare un grave danno di immagine senza contare le perdite economiche a causa di tutto ciò. Ma pur sempre di brutta figura si tratta per il ciclismo in generale, che non passerà inosservata nemmeno all’Uci. In passato si è assistito alla cancellazione di singole tappe pure nei grandi giri, per ragioni meteorologiche o anche per gesti di protesta dei corridori stessi in occasioni particolari, niente però in confronto a quanto accaduto nella Vuelta Andalucia 2024, che batte pure il primato del gran premio automobilistico più corto della storia, quello di Spa del 2021, con soli 2 giri corsi, per un totale comunque di ben 14 chilometri…