La risposta della Città Metropolitana non si è fatta attendere. Ieri sera la conferma ufficiale che le istanze avanzate dalla Federciclismo catanese, dalle società firmatarie, ma anche dai Comuni di Giarre, Acireale e Riposto e dagli appassionati della due ruote venivano accolte.
La nota del Capo del Dipartimento tecnico
La situazione già nel primo pomeriggio di ieri aveva preso una piega definita, in chiave positiva, al termine della riunione tenuta al Comune di Catania tra il sindaco della Città Metropolitana, Enrico Trantino e il massimo dirigente catanese, Adolfo Scandurra. “Considerato – si legge nella nota firmata dal Capo del Dipartimento tecnico Giuseppe Galizia – l’ordinanza non è ancora esecutiva in quanto non è ancora stata apposta ancora il divieto di transito alle biciclette. Considerato che a tutela dell’incolumità pubblica, in alternativa al provvedimento emesso, si può agire, limitando in alcuni tratti la velocità de veicoli e indicando il pericolo di insidie per i ciclisti, predisponendo la manutenzione ove possibile in maniera puntuale, è possibile procedere alla revoca”.
Arteria importante per la sicurezza e per il cicloturismo
L’invito è infine alla prudenza. “Si richiama l’attenzione all’obbligo di tutti i conducenti di veicoli e di biciclette a tenere un comportamento prudente in corrispondenza della segnaletica che verrà apposta ai sensi del Codice della Strada”. Obiettivo raggiunto. La strada provinciale 2/I-II – diventata pomo della discordia in questi giorni – si diparte da Acireale, per il ponte Femmina Morta, fino al Cimitero di Riposto. Dal punto di vista del cicloturismo, del ciclismo amatoriale e non solo, è ormai diventata di importanza strategica. In particolare, per chi parte da Catania, diventa accesso privilegiato bypassando la Statale 114 che presenta insidie notevoli per via dell’alta velocità, e consentendo altresì di godere del paesaggio naturalistico che domina la scena da Santa Tecla sino a Marina di Cottone. Numerosi sono stati gli interventi delle società in questi giorni, ma anche di tantissimi appassionati che utilizzano la bicicletta come strumento di sostenibilità. Ora occorre passare ai fatti. Rispetto delle regole del Codice stradale, sicurezza e manutenzione ordinaria costante per rendere la strada sicura a tutti
Nota della Città Metropolitana di Catania