E chi lo ferma più? Jannik Sinner non ha intenzione di arrestarsi nel suo splendido cammino, e chiunque si metta in mezzo viene spazzato via dal nuovo numero 3 al mondo. Sì proprio così, l’azzurro con l’odierna conquista del torneo di Rotterdam compie un ulteriore passo verso la storia migliorando il suo ranking già da ora, laddove nessun altro atleta tricolore si era spinto nell’era Open, senza bisogno di attendere la prossima settimana per certificare qualcosa di inevitabile, a dispetto dei suoi contendenti nella corsa al vertice del tennis mondiale. Il successo dell’italiano nell’Atp 500 olandese arriva come una pratica quasi scontata, visto lo stato di grazia che va avanti fin dalla vittoria della Coppa Davis, passando per il trionfo agli Australian Open, ma attenzione a dare per scontati risultati mai facili a certi livelli, dove nessuno regala niente.
Stavolta a fare le spese dello strapotere di Sinner è stato Alex De Minaur, nella riedizione del match che a novembre ci ha regalato la Davis nella finale contro l’Australia. E pure oggi l’aussie, numero 11 del ranking Atp, nulla ha potuto di fronte all’altoatesino, giunti al dodicesimo titolo vinto in carriera nel circuito maggiore: 7-5 6-4 è lo score finale della partita sul veloce indoor di Rotterdam. Il primo set sembrava ormai cosa fatta, quando però servendo per portarsi avanti di un parziale l’italiano ha lasciato il servizio all’avversario, poi a sua volta incapace di arrivare al tie-break, facendosi nuovamente breccare sul più bello. Nel secondo set l’equilibrio è stato interrotto da una serie di controsorpassi a partire dal 3-2 per Sinner, che comunque è escito indenne da un momentaneo stop, involandosi verso il 6-4 con cui chiude set e incontro.