Si va verso il patteggiamento della pena per l’investitore di Davide Rebellin

di Redazione

Si va verso il patteggiamento della pena per il camionista tedesco che nel novembre 2022 travolse e uccise Davide Rebellin, fuggendo senza lasciare traccia di sè. L’imputato, il sessantatreenne Wolfgang Rieke, poi individuato ed arrestato in Germania in seguito ad un mandato d’arresto europeo, e che adesso si trova nel carcere di Vicenza, ha infatti ricevuto l’assenso da parte del pubblico ministero per poter patteggiare una pena di 3 anni e 11 mesi. Inoltre l’uomo, accusato di omicidio stradale ed omissione di soccorso, nell’ultima udienza ha preso la parola per scusarsi di quanto accaduto con la famiglia del campione di ciclismo morto tragicamente a 51 anni. Comunque la decisione finale verrà presa l’11 marzo dal collegio giudicante.

Nessun soccorso

Era il 30 novembre 2022, quando Davide Rebellin venne travolto a bordo della sua bicicletta mentre imboccava una rotatoria a Montebello Vicentino, investito dal tir guidato da Wolfgang Rieke, che avrebbe alle spalle altri incidenti stradali. Ma la cosa che colpì ulteriormente, oltre alla scomparsa di un uomo ed un campione apprezzato da tutto il mondo del ciclismo, fu il fatto che l’autista fosse fuggito non prestando alcun soccorso dopo aver visto a terra il corpo del corridore veneto. A distanza di sette mesi poi si consegnò alle autorità del suo Paese, per essere processato in Italia.

Un fenomeno allarmante

Il caso di Rebellin colpì notevolmente l’opinione pubblica, facendo sorgere un giusto dibattito sulla sicurezza per chi va in biciletta, riportando alla mente quanto accaduto ad un altro campione del ciclismo italiano, Michele Scarponi. Il toscano morì il 22 aprile 2017, all’età di 37 anni, anche lui coinvolto in un incidente stradale mentre stava allenandosi sulla sua bici, a due passi da casa nel paese di Filottrano. Ma l’attenzione su un fenomeno così preoccupante deve rimanere alta pure quando non sono coinvolti nomi conosciuti, dato il numero purtroppo alto di ciclisti che continuano ad essere investiti mortalmente sulle nostre strade.