Emma Arcudi “I sacrifici ci devono essere, soddisfatta di cosa sto facendo”

di Simone Milioti

Emma Arcudi, classe 2009 e 15 anni ancora da compiere, nata a Reggio Calabria e tesserata con l’Ssd Unime da questa stagione Juniores primo anno non smette di sorprende. È reduce da un grande risultato ottenuto a Torino allo Swim-To dove ha vinto l’oro nei 50 farfalla e in vasca corta nella stessa gara ha ritoccato il record regionale non solo della sua categoria ma anche Cadette e Assoluto. Lei inizia a nuotare a 3 anni, andava ancora all’asilo e ricorda che la accompagnava la maestra, “una passione per il nuoto che col tempo è aumentata”.
Le prime gare che contano le disputa a Reggio Calabria nuotando con la Pianeta Sport e allenandosi alla piscina Apan, crescendo racconta si è deciso di unirsi all’Unime, “una scelta molto utile per tutta la squadra – spiega Emma Arcudi – questo ha favorito l’unione dei nostri compagni e dal punto di vista dello sport. La competizione è molto più stimolante e siamo contenti di questa scelta”. Al momento frequenta il secondo anno al liceo scientifico e si allena tra Reggio Calabria e Messina. Sempre col sorriso che, visti gli ultimi risultati, è molto ampio.
Si è presa già parecchie soddisfazioni nella categoria Ragazze, ma dall’inizio di questa stagione 2023/2024 ha già ottenuto cinque medaglie ai campionati regionali assoluti in vasca corta: oro nei 100 stile libero e nei 50 dorso, argento nei 50 stile libero e ha dato il suo contributo nelle staffette 4×50 stile libero e 4×50 mista (prima frazione a dorso) che sono valse l’argento per l’Unime. Ha ritoccato cinque record regionali: in vasca corta i 50 farfalla J-C-S, 100 farfalla J, 100 misti (1’05″52) J-C, 50 dorso J, in vasca lunga i 50 farfalla, record Juniores e Cadette in 28″12. In queste gare in corta con cui ha realizzato nuovi record regionali ha staccato anche i pass per i Criteria Nazionali Giovanili, in tutto sette nessun atleta tesserato con squadre siciliane ha fatto di meglio: 50 stile libero (26”77), 100 stile libero (57”34), 200 stile libero (2’04”53), 50 dorso (29”72), 50 farfalla (27”54), 100 farfalla (1’02”24), 200 misti (2’23”31).

Intervista a Emma Arcudi

Raggiungiamo Emma a Messina intorno alle due e un quarto, prima dell’allenamento.
Come concilia il nuoto con la scuola e in questo caso anche con gli spostamenti?
“Noi ci alleniamo tutto l’anno tra le due piscine, quella a Reggio da 25 metri e qui a Messina in vasca da 50 metri. I sacrifici ci devono essere, nonostante questo alla fine sono contenta dei risultati e continuo a conciliare tutto e non me ne pento”.
Risultati importanti (elencati sopra, ndr) per lei nelle ultime settimane, è contenta?
“Sono molto soddisfatta di quello che sto facendo e anche contenta, in ogni gara arrivano i risultati che volevo ottenere. C’erano obiettivi che volevo raggiungere ma non pensavo arrivassero già a questa età, penso ai risultati a livello Assoluto”.
Non è ancora al massimo delle sue potenzialità, cosa dobbiamo aspettarci?
“Vero nonostante la preparazione non al 100% andare così bene a Torino mi fa avere buone speranza per il prosieguo della stagione. Con Diego, ma tutto lo staff, lavoriamo per arrivare tra marzo e aprile nella migliore condizione possibile. Io penso ad allenarmi e ciò che viene viene, sto facendo il massimo sacrificandomi in allenamenti tra piscina e palestra”.
Pensa ad una medaglia nazionale?
“Se arriverà la medaglia sarò contenta, ma già adesso sono soddisfatta e in futuro se arrivasse la medaglia… sarà molto bello”.
Va forte nello stile libero, farfalla e dorso, rana non se ne parla. Qual è il suo stile preferito? E non potrà fare 7 gare ai Criteria si sta già concentrando su alcune?
“Sin da subito abbiamo lavorato ad ampio raggio in tutti e quattro gli stili. Ora ci sono quelli che escono maggiormente bene e quelli (ride pensando alla rana, ndr) che escono di meno. Al momento preferisco nuotare di più stile libero e delfino. Per i Criteria Nazionali Giovanili sto preparando solo determinate gare e mi interessano di più queste gare a stile libero e delfino”.
È molto giovane, va a scuola e le chiedo come è essere atleta e studente, sta utilizzando il piano studente-atleta?
“Al momento no, non l’ho ancora attivato ma dal prossimo anno, quando sarà in terzo e cominceranno a pesare le assenze che farò maggiormente credo lo attiverò. Sarà più facile organizzare scuola e nuoto. Per fortuna comunque sono contenta che al liceo ho trovato professori disponibili e che si informano anche sulle mie gare. Sono contenta che capiscano che questo sport richiede sacrifici e fanno di tutto per aiutarmi”.