L’Italrugby pareggia con la Francia fermandosi ad un passo dall’impresa

di Alessandro Teri

Si ferma ad un passo dall’impresa l’Italrugby, che mette a segno un pareggio certamente insperato contro la Francia, avendo però tutte le ragioni di recriminare per una vittoria mancata. A Lille, nella terza giornata del Sei Nazioni, il match contro i galletti finisce 13 a 13, e si potrebbe anche parlare di impresa, se non si considerassero un secondo tempo giocato tutto con l’uomo in più, ed un calcio che all’ultimo secondo poteva darci la vittoria. Però un palo ci nega la gioia del successo in terra francese, dalla quale i ragazzi di coach Gonzalo Quesada tonano con sentimenti contrastanti: soddisfazione per un risultato comuqnue gratificante di fronte ai cugini e rivali storici, e delusione per aver mancato di un niente l’appuntamento con la storia.

Primo tempo tutto francese

Ci vuole poco perché i francesi si portino avanti al primo vero affondo, all’ottavo minuto con una meta di confusione di Olivon, sancita al video dal Tmo. Da una mischia affossata deriva il primo calcio su punizione per i blues, che vanno sul 10 a 0 al quarto d’ora. I pur timidi tentativi di sfondamento azzurri vengono tutti rintuzzati. Si difende a oltranza, e le poche occasioni di contrattacco vengono sprecate. Fortuna che anche gli altri non sono il massimo della precisione, e sbagliano occasioni molto propizie. Loro sprecano e noi difendiamo strenuamente, mentre intanto finisce il primo tempo, non prima di un brutto fallo francese che frutta un calcio di punizione realizzato dall’italiano Martin Page-Relo, per il 10 a 3.

Ci si mette la sfortuna

La ripresa inizia con la Francia che rimane in 14, per un cartellino rosso che rimette in corsa l’Italia.Vantaggio che non si vede, nel momento in cui i transalpini mettono a segno ugualmente altri 3 punti. Al sessantesimo mettiamo la testa fuori con un’azione ben orchestrata che frutta un calcio tra i pali, per il 13-6. È il settantesimo quando con un grande azione andiamo in meta, sfruttando a pieno l’ampiezza del campo. Tocca a Paolo Garbisi trasformare il calcio che ci dà due punti dell’agognato pareggio. Gli ultimi minuti sono una vera battaglia, ed arriva il momento di un finale thrilling: è l’ottantesimo minuto, e guadagniamo una punizione che può darci la vittoria, non fosse che mentre Garbisi si prapara a calciare il pallone scivola, i secondi per il tiro scadono e nella fretta ne esce un tiro sbilenco che viaggia per più di 30 metri prima di infrangersi sul palo. La sfortuna ci dice che dobbiamo accontentarci del pareggio, niente da dire è la sport, ma la delusione rimane ugualmente.

(foto Federazione italiana rugby)