No ai mondiali di atletica 2027 a Roma…non siamo un Paese da grandi eventi

di Alessandro Teri

Tramonta definitivamente la possibilità che i mondiali di atletica del 2027 si svolgano in Italia. Fondi non ce ne sono, e quindi la Federazione italiana di atletica leggera si è vista costretta a desistere dall’intenzione di ospitare a Roma un evento così importante, che avrebbe comportato naturalmente degli oneri non da poco, ma il cui progetto è stato affossato con una tempistica piuttosto dubbia. La Fidal, dopo aver ricevuto il “no” da parte del governo alla copertura di 85 milioni di euro richiesti a fronte di un budget di 130 milioni, soltanto a poche ore dalla decisione ufficiale di World Athletics sulla sede da scegliere, ha dovuto fare un rapido dietrofront, prima che non si potesse tornare più indietro.

Assenza dei requisiti minimi

“La Fidal ha scelto di ritirare la candidatura della capitale all’organizzazione della rassegna iridata”, recita il comunicato pubblicato dalla federazione per ratificare il passo indietro giusto in tempo per non rimediare una brutta figura in diretta mondiale. “Con una lettera trasmessa al presidente di World Athletics, Sebastian Coe, e in copia al chairman della Commissione di valutazione, il finlandese Antti Pihlakoski, la Fidal ha comunicato il ritiro della candidatura di Roma quale sede dei Campionati del Mondo del 2027 – si specifica – La decisione è conseguente alla presa d’atto dell’assenza dei requisiti minimi per partecipare al confronto”.

Niente garanzie pubbliche

Ci mancano quindi i requisiti minimi, ovvero i soldi per mettere in piedi un mondiale di atletica, con il ministro dello Sport, Andrea Abodi, che conferma come non sia stato possible trovare garanzie pubbliche sulle somme necessarie, e recrimina sulla tempistica con cui il busimess plan è arrivato sui tavoli del governo. Comunque resta il fatto che non ci presentiamo con un bel biglietto da visita agli Europei di atletica che si svolgeranno proprio a Roma dal 6 al 12 giugno prossimi, che avrebbero dovuto essere un trampolino di lancio per l’organizzazione dei mondiali in programma tra 3 anni. Per non parlare dell’accidentato cammino di avvicinamento alle Olimpiadi invernali di Milano Cortina del 2026, per le quali ancora non c’è una pista da bob disponibile. Verrebbe da dire che purtroppo non siamo un Paese da grandi eventi.

(foto Fidal)