Finale di Coppa Italia e (possibili) play off, il Catania può ancora sognare

di Edoardo Ullo

Lo storico obiettivo raggiunto della finale di Coppa Italia di serie C può essere la svolta della stagione per il Catania. La squadra rossazzurra sta stentando in campionato con una classifica opaca certificata da un 15mo posto con 34 punti e sei lunghezze di vantaggio sulla zona play out.

Per qualunque formazione neopromossa sarebbe comunque un buon risultato, non certo per il club etneo che dopo la rifondazione dal fallimento nel 2022 ed aver stravinto lo scorso campionato di serie D è tornato in terza serie con la voglia di ricalcare palcoscenici ben più importanti.

Ma il risultato di ieri che ha aperto le porte della doppia finale della Coppa Italia di categoria con il Padova potrebbe alimentare un sogno. Quello del primo turno dei play off nazionali. Tanto vale la vittoria del trofeo o l’essere arrivato all’ultimo atto. I veneti, infatti, secondi nel girone A, dovrebbero mantenere la posizione che spalancherebbe la porta – di servizio – verso gli spareggi per la serie B. In quel caso basterebbe già essere arrivati in finale. Diversamente i rossazzurri sarebbero “costretti” a vincere.

Un posto agli ottavi di finale dei play off a patto di…

La finale di Coppa Italia può dare al Catania una spinta importante per un sogno quindi. A patto però di non scendere in zona play out. A quel punto il beneficio della Coppa svanirebbe ed anche un successo che sarebbe ugualmente storico all’ombra del Vulcano perché permetterebbe ai rossazzurri di essere la terza squadra ad alzare il trofeo al cielo dopo il Siracusa nel 1979 ed il Palermo nel 1993.

Storia a parte, però, ci vogliono i fatti. Ed il Catania deve assolutamente evitare di perdere altri colpi e, anzi, magari, rialzare la china.

Se la squadra di Lucarelli dovesse farcela, si spalancherebbero le porte del primo turno dei play off nazionali, ossia gli ottavi di finale. Gli stessi dai quali partì il Palermo nella stagione 2021-2022 che permisero ai rosanero (terzi alla fine della stagione regolare grazie ad una rimonta che partì dopo l’ufficializzazione della scomparsa del club etneo) di volare in cadetteria.

Insomma, il destino toglie, ma il destino può ridare. La vincitrice della Coppa Italia (o la finalista) equiparata come la terza classifica dei gironi. Gli etnei salterebbero i pericolosissimi turni interni.

Col Rimini la spinta giusta

La partita di ieri sera col Rimini vinta per 2-0 ha fatto riemergere quello che a tratti si è visto. Un potenziale importante frutto anche di un calciomercato invernale di gran livello con Sturaro e Tello in primis ad arricchire una rosa che in serie C può fare la differenza.

Smaltito l’1-0 in campionato col Taranto di sabato scorso il Catania ha rimontato l’1-0 dell’andata segnando con Cicerelli e con Castellini. Due reti che hanno fatto gioire i 20mila spettatori del Massimino che per una sera ha rivissuto i fasti non troppo lontani della serie A.

Col Rimini ci sono stati tutti gli ingredienti che se fossero venuti fuori in campionato avrebbero fruttato tantissimi punti in più. Grinta, determinazione, volontà, voglia di soffrire e saper soffrire. E la qualità che si è vista a tratti. Monaco, Buah, Tello, Sturaro, Di Carmine, Cicerelli e chiaramente Castellini hanno fatto la differenza. E da loro può ripartire la rincorsa anche in campionato.

Il pubblico, come detto, ha fatto il resto ed il fatto che il 2 aprile la finale di ritorno si giochi al Massimino può essere una ulteriore carta in più. Festeggiare la Coppa davanti al proprio pubblico può dare lo sprint in più rispetto ai veneti che probabilmente penseranno alla rincorsa per la serie B diretta piuttosto che scrivere per la terza volta il proprio nome nell’albo d’oro della kermesse dopo i successi del 1980 e del 2022.

Col Monterosi Tuscia test importante

Insomma, vincere la Coppa Italia di serie C, alla prima finale, potrebbe effettivamente dare il quid in più. Dare quella fiducia che serve per fare il classico salto in avanti. Il Catania però deve crederci. Partita dopo partita cominciando dalla sfida di domenica 3 marzo quando sarà ospite del Monterosi Tuscia, penultimi nel girone C, per la 29ma partita di campionato. Questo sarà il primo test di prova per i rossazzurri attesi alla prova di maturità. Tre punti potrebbero allontanare lo spettro della zona play out o comunque migliorare la classifica e dare fiducia. Del resto, si sà: vincere aiuta a vincere.