Chi si aspettava un inizio di stagione col botto sarà rimasto deluso, dopo l’assoluzione di Christian Horner dalle accuse riguardo comportamenti inappropriati nei confronti di una dipendente del team Red Bull. Su un nulla di fatto alla fine dell’indagine interna condotta per accertare se la denuncia fosse fondata o meno, in pochi avrebbero scommesso. Ed invece eccoci qua, a poche ore dall’accensione dei motori in Bahrain per il primo gran premio della stagione 2024, a veder crollare tutti i castelli di sabbia costruiti nelle ultime settimane su un eventuale terremoto al muretto della scuderia campione del mondo, con buona pace di chi vedeva stravolgimenti e sensazionalistici cambi di casacca che avrebbero potuto modificare il volto e gli equilibri della Formula 1.
Nel merito della vicenda che ha visto al centro della bufera Chris Horner, storico e plurimedagliato team principal della Red Bull, rimane poco da dire, tranne il fatto che è stato assolto dalle accuse rivoltegli, e che la denunciante potrà, se lo vorrà, fare ricorso contro gli esiti delle indagini condotte da un legale esterno. Si era parlato insistentemente di foto compromettenti inviate dal manager alla collega, ma intanto è d’obbligo un dietrofront sull’ipotesi che ciò rispondesse al vero. C’era finanche chi dava già per spacciato il matrimonio di Horner, sposato con un’ex Spice Girls, la popstar Geri Halliwell. Sarà, ma intanto i motivi di una rottura, stando alla smentita di qualcosa di losco accaduto, sembrano non esserci più.
In un colpo solo quindi Horner avrebbe salvato posto di lavoro, matrimonio e faccia. Ma anche la Red Bull ha parato un colpo niente male alla sua granitica reputazione, e può ripartire da dove aveva lasciato, ovvero dalla pole position di un’ideale griglia di partenza tra i favoriti per il mondiale al via dalla pista di Sakhir. Sta a vedere però se tutte le voci girate ultimamente su spaccature interne, fronti contrapposti, rapporti di lunga data in crisi, primo tra tutti quello tra Horner e Adrian Newey, il progettista che sta dietro a tutte le fortune della Red Bull, lascino comunque qualche strascico. Certo che per battere Verstappen & Co. ce ne vorrà, e nemmeno qualche dissapore nel box anglo-austriaco potrebbe stravolgere quanto dettato dai risultati in pista. Con buona pace delle inseguitrici, Ferrari in testa, la Red Bull va battuta giro su giro, gran premio dopo gran premio. Se poi qualcosa da quelle parti inizierà a scricchiolare, ci sarà in ogni caso da farsi trovare pronti in agguato per approfittarne.