Il segreto di Giorgio La Motta per unire con successo canottaggio e carriera

di Redazione

Mentre la seconda regata regionale è stata spostata di una settimana a causa delle previsioni meteo avverse, la Canottieri TeLiMar continua a festeggiare per i risultati ottenuti oltreoceano da Giorgio La Motta. L’atleta master del club dell’Addaura, infatti, ha conquistato il gradino più alto del podio nel Singolo, nel Doppio e nel Quattro di coppia, insieme ad atleti provenienti da varie parti degli Usa, alla Sarasota invitational regatta, la Sir, che è la prima regata statunitense della stagione sprint per i Master, con più di 750 imbarcazioni iscritte tra tutte le specialità e categorie.

Avversari di valore

Risultati importanti anche per il calibro degli equipaggi avversari: “In singolo – sottolinea La Motta – ho battuto Sean Wolf, che è stato membro della nazionale USA Pesi leggeri, vincitore di cinque campionati USA Senior/Pl tra il 1999 e il 2010, sei volte vincitore della Head of the Charles e cinque volte vincitore della Royal Canadian Henley. Inoltre, nel Quattro di coppia, nel mio equipaggio c’erano Phil Hoyle e Mike McKay, che hanno rappresentato la nazionale Usa Senior ai recenti campionati del mondo di Costal rowing a Barletta”. La medaglia arrivata, forse, un po’ a sorpresa è stata quest’ultima: “Volevamo metterci alla prova in vista della San Diego Crew classic di aprile, una regata prestigiosa e storica negli Stati uniti, per confermare il titolo che abbiamo vinto l’anno scorso”.

Una carriera di successo

Tesserato con il club del Presidente Giliberti da quando aveva 13 anni fino alla laurea, La Motta vive dal 2021 a Denver (Colorado), dopo essersi trasferito negli Stati uniti con la moglie Roberta nel 2010, andando a vivere in California. In procinto di trasferirsi ad Atlanta per lavoro, fino ad ora si è allenato tra Denver e Atlanta. Laureato in Ingegneria a Palermo, è vicepresidente di una multinazionale che produce minerali per l’industria tra nord e sud America. “Viaggiando molto, il tempo per allenamenti è complicato da trovare. Cerco di allenarmi ogni giorno, alle 5 del mattino, alle 11, a pranzo o alle 11 di sera dopo essere atterrato da qualche parte nella palestra dell’hotel in cui mi trovo per lavoro. Il segreto è sempre trovare quell’ora da dedicare allo sport. Il merito di questo successo, però – ci tiene a sottolineare – è dei miei due figli di 10 e 12 anni e soprattutto di una moglie che nonostante i miei viaggi di lavoro e il canottaggio è sempre al mio fianco”.