Campionati Italiani, bronzi siciliani per Claudio Faraci e Davide Marchello

di Simone Milioti

La prima giornata va in archivio con due bronzi per due siciliani, che da tempo nuotato fuori dall’isola, nei 400 stile libero e 200 farfalla. A livello nazionale Lisa Angiolini nei 100 rana e Leonardo Deplano nei 50 stile libero conquistano il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Michele Lamberti vince ed impressiona nei 50 dorso, nuotando a sette centesimi dal record italiano di Thomas Ceccon. Sara Franceschi si conferma regina dei 400 misti; Luca De Tullio batte il fratello Marco e si prende lo scettro dei 400 stile libero.
Le medaglie siciliane. Davide Marchello (nella foto a fianco a Marco De Tullio prima della partenza della finale) dopo aver conquistato la finale A con il primo crono al mattino chiude in finale migliorandosi in 3’47″43 ma tocca terzo bruciato dai fratelli De Tullio, Luca primo in 3’47″09 e Marco 3’47″16.


Terzo posto in finale A anche per Claudio Faraci che nei 200 farfalla migliora in finale A il proprio tempo di iscrizione nuotando 1’57″32, meglio di lui Carini e Camozzi e per il siciliano è bronzo.


Unico altro siciliano in finale è Gabriele Catalano, che fa finale B nei 200 farfalla, meglio al mattino dove nuota 2’02″33, al pomeriggio peggiora leggermente in 2’02″99.
I tesserati di società siciliane. Claudia Santonocito (Mimmo Ferrito) nei 100 rana chiude in 1’13″00, la palermitana non arriva al top della condizione in questa manifestazione per prepararsi al meglio ai Criteria. Neanche Gianfranco Perna (Mimmo Ferrito) migliora nei 200 farfalla chiudendo la sua prova in 2’06″81.
Gli altri siciliani. Ancora in gara oggi ma non superano le batterie Alessandra Pace che nei 100 rana nuota sui suoi tempi in 1’11″54 e Andrea Candela che nei 50 stile libero realizza un tempo di 22″92. Gianluca Messina che era iscritto nei 50 stile libero non ha disputato la gara per scelta tecnica, nuoterà i 100 e 200 stile libero e farà le staffette della InSport Rane Rosse.

Foto in questo articolo di Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM