Guai giudiziari per Carlo Ancelotti, che è accusato di frode fiscale dalla giustizia spagnola, rischiando perfino il carcere. La vicenda che vede coinvolto l’attuale allenatore del Real Madrid risale alla sua prima esperienza sulla panchina dei blancos, nel biennio 2013-2015, quando secondo l’accusa non avrebbe versato all’erario iberico le tasse riguardo lo sfruttamento dei suoi diritti d’immagine.
L’ex calciatore divenuto uno dei più grandi allenatori a livello internazionale, grazie alle sue tante vittorie tra Italia, Inghilterra, Germania e Spagna, adesso deve quindi affrontare una grana con la giustizia, per la quale la Procura ha chiesto una pena detentiva di 4 anni e 9 mesi, imputandogli di aver evaso 1 milione di euro nel periodo in cui fu chiamato per la prima volta a guidare il Real Madrid.
Secondo quanto ricostruito, il contratto di lavoro che legava Ancelotti con la società madrilena includeva oltre alla prestazione lavorativa anche i proventi derivanti dallo sfruttamento dei diritti d’immagine. Solo che l’allenatore emiliano, ai tempi residente nella capitale spagnola, avrebbe fatto in modo, sempre stando a quanto sostiene l’accusa, di evitare che venissero tracciati i guadagni relativi a sponsorizzazioni ed eventi collaterali, con l’obiettivo di non pagarvi le dovute tasse.
Ancora comunque l’esito del procedimento è tutto da stabilire, però resta da vedere se quanto emerso pubblicamente nell’immediatezza dell’impegno di Champions League che vedrà opposto il Real contro il Lipsia stasera al Bernabeu, dopo l’andata finita 1 a 0 per i merengue, possa lasciare qualche strascico, mentre nella Liga il cammino della squadra guidata da Ancelotti sembra avviato verso la vittoria del campionato visti i 7 punti di distacco sul Girona secondo in classifica. Sempre che qualcosa non finisca per inquinare le acque nell’ambiente madridista.