La sera del Qatar si accende di rosso Ducati, con Francesco Bagnaia che dimostra di portare il numero 1 non a caso sulla carena della propria GP24, e difatti domina il primo gran premio della nuova stagione del motomondiale, portando a termine una gara praticamente perfetta, dall’inizio all’ultimo dei 21 giri percorsi, mettendo subito in chiaro e a scanso di equivoci che l’uomo da battere è sempre lui, assieme alla sua desmosedici. Ad impensierirlo ci hanno provato Brad Binder e Jorge Martin, senza riuscirci granchè oggi, ma comunque piazzandosi secondo e terzo, su un podio che fotografa perfettamente l’attuale scala di valori.
Scorrendo l’ordine d’arrivo della prima prova MotoGp dell’anno non si può non celebrare la prosecuzione del dominio Ducati, tra moto ufficiali e clienti, proprio come l’anno scorso. La Casa di Borgo Panigale festeggia il trionfo di Pecco Bagnaia, con la sola Ktm di Binder ad interrompere la sequenza di moto italiane nelle prime posizioni, trovando Martin terzo, Marc Marquez quarto, Alex Marquez quinto, ed Enea Bastianini sesto.
Comunque Bagnaia ci ha messo nemmeno un giro a fare ciò che voleva con tutto sè stesso, mettersi davanti e fare indisturbato l’andatura. Il balzo al via, nello spazio di poche curve dal quarto posto iniziale alla vetta, è da antologia. Martin e Binder, rispettivamemte primo e secondo della gara sprint corsa ieri (in cui il campione del mondo era giunto solo quarto), non hanno modo di rispondere all’avvio sprint del loro contendente per eccellenza, e finiscono per giocarsi la seconda piazza con una serie di controsorpassi che vede sopravanzare il sudafricano, e che inevitabilmente favorisce il leader, che al decimo giro si trova già alla distanza di sicurezza di 1 secondo.
Nelle posizioni ai piedi del podio c’è Marc Marquez, alla prima gara sulla Ducati del Team Gresini, che riesce a mantenere un quarto posto tutto sommato confortamte dopo le vicissitudini che ne avevano oscurato la grandezza fino alla scorsa stagione, con il divorzio dalla Honda. Dietro di lui brilla il giovane talento spagnolo Jorge Acosta, al debutto in MotoGp su Ktm, che si fa notare per bene fino a quando la sua moto e le sue gomme non lo mollano. Il campioncino iberico, detentore del titolo Moto2, finirà comuqnue ottavo, dietro pure a Fabio Diggiannantonio, settimo e migliore del team VR46, di proprietà di Valentino Rossi.
(foto Ducati Corse)