Nella diciannovesima giornata del Campionato Nazionale di Serie B maschile, ai piani alti della classifica l’Aquila Bronte e il Raffaele Lamezia si rilanciano nella corsa ai playoff e la Paomar Solarino continua a tallonare il Ciclope, sempre al secondo posto. Nella zona calda torna alla vittoria il Re Borbone Palermo, che raggiunge a quota 18 punti il Bisignano, portandosi a +6 dal Costa Dolci Papiro, ritornato a mani vuote dalla trasferta di Bronte.
Per Re Borbone Palermo tre punti preziosi in chiave salvezza contro la Sicily Beach Volley School F.lli Anastasi, che ancora una volta onora il campo specie nelle battute finali del match (25-18, 25-22, 25-23). Coach Santacaterina, fatti i conti con l‘indisponibilità di Marco Alaimo e Anthony Cucca, schiera in campo Sulfaro e Amagliani sulla diagonale palleggiatore-opposto, alle bande Mazza e Bartolomeo, Ciaramita e Rizzo centrali, Alberto Alaimo libero. Nel corso dell’incontro spazio anche per capitan Giliberto, alternatosi in regia con Sulfaro e per Morisciano, impiegato alternativamente come opposto e come posto 4. Nei primi due parziali i padroni di casa tengono sotto pressione i messinesi, grazie anche all’ottima prestazione generale dei palermitani dai nove metri che rende agevole il raggiungimento della vittoria finale. Nel terzo parziale arriva la reazione degli ospiti che provano a riportare la gara in equilibrio per poi cedere solo sul finale; chiude dopo un primo match-ball annullato da Amagliani (il migliore dei suoi con 17 punti all’attivo), l’attacco vincente di Gruessner, top player con ben 21 punti realizzati. Il Presidente Giorgio Locanto si dice soddisfatto del risultato e ottimista per le prossime giornate: “in questo girone di ritorno, dopo le prime partite non esattamente alla nostra portata, considerata la giovane età della maggior parte dei nostri giocatori, aspettavamo questa parte del campionato che da calendario prevede degli incontri in cui possiamo giocarcela e provare, se non a vincerle tutte, quantomeno a fare punti. Adesso speriamo di continuare così, sulla scia di questa bella vittoria, a cominciare della prossima trasferta a Letojanni per poi superare in casa il penultimo Viagrande, in modo da accumulare punti sufficienti per affrontare in maniera serena la fine del campionato”.
Giorgio Locanto, ex giocatore e allenatore di 3°grado, oltre a essere l’attuale presidente del Re Borbone Palermo, è il fondatore storico, insieme alla moglie, Anna Maria Voluti, della stessa società che oggi porta il nome di Volo International, denominazione ispirata proprio dalle lettere iniziali dei cognomi di moglie e marito (Voluti-Locanto) e in cui si è formato anche il figlio Diego Locanto, divenuto poi giocatore di serie A. Racconta Locanto: “dopo un periodo vissuto a Cassino, dove nei primi anni Settanta con mia moglie avevamo portato per la prima volta nel paese la pallavolo al livello agonistico (con la fondazione di una propria società sportiva “Janula Cassino”, ndr) e spinto per l’apertura del Comitato Provinciale di Frosinone, tornati a Palermo, nel 1982, si è presenta l’opportunità di gestire l’attività sportiva all’interno della allora nuova palestra scolastica presso la S.M. G. Russo, dove mia moglie (appassionata di sport e primo centravanti nella squadra di calcio femminile ai campionati universitari) insegnava educazione fisica”. Nacque così la Polisportiva Borgo Nuovo (inizialmente comprensiva di basket e pallavolo, poi solo volley) e grazie a una preside lungimirante, Maria Caponetto, la collaborazione con la scuola ha consentito che la società operasse in un quartiere difficile per 29 anni, svolgendo anche un importante lavoro a livello sociale. Molti bambini e adolescenti abbandonavano, infatti, i pericoli della strada per proseguire la scuola e venire in palestra, popolando il settore giovanile, della società che nel frattempo (1989) da polisportiva si era trasformata in “Volo International” per la sola pallavolo maschile e femminile. Si cominciavano a collezionare i primi successi nei campionati di categoria e anche di serie passando per le varie promozioni fino alla serie C (con una prima breve esperienza anche di b2 maschile nella stagione 2003/2004) e si provvedeva, considerato l’accresciuto numero di iscritti soprattutto tra le ragazze, a scindere i due settori per crearne uno esclusivamente femminile. Nacque così, nel 1994, anche la “Polisportiva Mediterranea”, presieduta dalla professoressa Voluti. Nella maschile, dopo essere stati costretti ad abbandonare nel 2011 il quartiere di Borgo Nuovo, essendosi interrotti bruscamente i rapporti con la scuola, l’attività è continuata grazie alle collaborazioni con alcune società della provincia. Si è puntato alto e nel 2013/2014 è arrivata la promozione in serie B, a cui è seguita la scelta di dedicarsi al solo settore maschile anche con la Mediterranea puntando con entrambe le società sull’attività giovanile.
Da dieci anni nella serie nazionale con la costante guida tecnica affidata al sapiente Nicola Ferro, la Volo International rappresenta un punto di riferimento per la pallavolo della Sicilia Occidentale, che ha avuto il merito, oltre che favorire attraverso lo sport l’evoluzione culturale nel quartiere dove ha operato per quasi trent’anni, di far crescere l’agonismo e il movimento in tutta la provincia di Palermo. Quest’anno si trova ad affrontare un campionato difficile e abbiamo fatto il punto con il Presidente Locanto. “quest’anno la società ha subito un profondo rinnovamento, in parte forzato; cinque atleti storici sono dovuti andar via per vari motivi (di studio, lavorativi, familiari) e il mercato estivo non ha dato i frutti che ci aspettavamo, con degli acquisti poi rivelatisi non adatti al nostro ambiente per motivi tecnici e non. Quindi un po’ all’ultimo momento abbiamo dovuto impostare la squadra essenzialmente sui giovani, tra quelli propri e alcuni in prestito, sorretti dalla nostra colonna italo-tedesca Fabian Gruessner e dall’esperienza dell’attuale capitano Marco Lombardo, affidandoci ovviamente sempre alla guida di Nicola Ferro, figura storica della nostra società che si è formato con me in quanto presente fin dalle origini e ancora punto di forza della nostra realtà”. Il Presidente continua esprimendo un certo ottimismo per il resto della stagione, non andata esattamente com’era da programma, essendo obbiettivo primario di inizio anno raggiungere il prima possibile la salvezza matematica senza grossi patemi. Un obiettivo che, a sette giornate dalla fine del campionato non ancora raggiunto, è stato reso più oneroso dalla precisazione della federazione circa il numero di retrocessioni che nel Girone I interesserà ben tre squadre: “per la prima volta in dieci anni ci troviamo in una zona così bassa della classifica, ma sono sicuro che nelle prossime gare riusciremo a riposizionarci verso il centro della graduatoria e a salvare il titolo per poi programmare al meglio la prossima stagione. Auspichiamo di non ripetere un’annata come questa: i nostri giovani, d’altra parte hanno fatto esperienza e ci rimetteremo presto sul mercato per creare un roster che sia un giusto mix con giocatori più maturi. Ci auguriamo, inoltre, che la Federazione sia più sensibile ai reali problemi del Sud, che gli sport, per così dire, più poveri come la pallavolo si trovano ad affrontare ogni anno. Ci tengo a dire che qualora la Federazione non colga le problematiche e in particolare voglia modificare certi equilibri, come per esempio fondere più gironi del meridione, questo non sarebbe un miglioramento per la pallavolo nazionale ma un’ulteriore difficoltà per la sopravvivenza di molte società del profondo Sud”.
Al Palazzetto dello Sport “Alberto Meli”, l’Aquila Volley Bronte torna alla vittoria e lo fa non a caso con in campo la formazione titolare, che non vedevamo schierata al completo da un po’ di tempo, sostanzialmente dall’ultimo successo. La formazione di mister Cartillone, forte dei suoi tre pilastri di esperienza, Scuffia, Chillemi e Cortina, rimedia un importante 3 a 0 contro il giovane Costa Dolci Papiro Volley Fiumefreddo e prova a rilanciarsi nella corsa ai playoff. Il sestetto iniziale comprende Lo Presti al palleggio e Scuffia opposto, il duo formidabile Cortina/Chillemi di mano, al centro Platania e Pirozzi, con l’alternanza dei due liberi Cartillone e Contrafatto, rispettivamente in ricezione e in difesa, tra le seconde fila brontesi assente Buremi per infortunio. Mister Frinzi Russo, privo di Arezzo e Gulisano, risponde con La Rosa e Calabrese al posto 4, Speziale e Rapisarda centrali, Verona in regia e Testa adattato ancora una volta al ruolo di opposto, Lo Schiavo libero. Parte bene l’Aquila, intenzionata ad approfittare della disponibilità di tutti i suoi titolari per uscire dal momento di crisi che l’ha vista soccombere consecutivamente nelle ultime due gare. Nel primo parziale, infatti, Scuffia e compagni confezionano via via una prestazione praticamente perfetta in tutti i fondamentali, inducendo all’errore gli ospiti e lasciandoli presto a una buona distanza (10-5, 17-7). I ragazzi di Frinzi Russo rialzano la testa ma è ormai tardi, il set scivola via con i padroni di casa che hanno vita facile e danno spazio anche a Sabella e Marletta entrati per il doppio cambio su Scuffia e Lo Presti (25-16). Nel secondo parziale dentro Basilicò, si alza il muro ospite. Il Papiro riparte con due errori per poi cominciare a macinare gioco ed andare in vantaggio (5-7). Il Bronte non ci sta ed è punto a punto (fino al 15 pari). Poi, ancora sorpasso brontese e vantaggio +4 per il 23-19. Il Papiro, dopo un muro su Scuffia, prova a farsi sotto con un break che vede La Rosa effettuare due battute, ma non riesce ad annullare il gap. Il muro brontese, poi, a sua volta dice no a due attacchi di Calabrese chiudendo così 25-21. Il terzo set inizia all’insegna dell’equilibrio con Speziale sugli scudi a determinare il vantaggio dei suoi e il conseguente time-out di coach Cartillone (5-8). La compagine fiumefreddese cresce in gioco e in fiducia, mantenendosi meritatamente avanti (11-16, 19-23). Cambio al centro per Bronte, entra Scuderi su Pirozzi, a cui segue un break di 4 punti con Lo Presti, autore dell’ace che vale il 22-23. La Rosa, cresciuto nel corso del match, sigla il 22-24. Scuffia con attacco dal 4 e Cortina con attacco di prima intenzione su palla slash originata dalla ricezione avversaria in difficoltà su battuta di Chillemi, determinano l’aggancio sul 24 pari. Il Papiro, buttato via il vantaggio, non molla e si affida a Calabrese. Un errore per parte in battuta ci porta al 25-26 nuovamente a favore di Capitan Testa e compagni. Entra Verona su Basilicò dai nove metri ma il cambio palla è immediato con Rapisarda che non contiene a muro il colpo ben assestato al centro da Platania. Ristabilita la parità (26-26), dopo una lunga azione non riesce il recupero in difesa su attacco forte di Scuffia, a cui segue un bagher svirgolato e un tentativo di piede di rimettere la palla in gioco, ma il terzo tocco mandato concitatamente di là è fuori campo. In vantaggio va il Bronte, che chiude con il solito Scuffia dalla seconda linea; quest’ultimo risulterà top scorer dell’incontro con 19 punti da tabellino. Per il Costa Dolci Papiro il rammarico per essere stati ad un soffio dal riaprire la partita, rammarico a cui fa da contrappeso la consapevolezza di aver tenuto testa a tratti ad una delle migliori formazioni della competizione. La squadra del presidente Massimino si prepara adesso ad un altro difficile appuntamento con la terza forza del campionato, la Paomar Volley che riceverà in casa e con cui proverà quantomeno a ripetere il risultato dell’andata a Solarino, dove aveva conquistato il primo punto stagionale. L’Aquila Bronte si mantiene sempre quinta a 30 punti (sotto Lamezia a 32, Paomar a 38 e il Ciclope a 40) con l’obiettivo nei prossimi incontri di risalire qualche gradino, considerato anche le due partite in meno ancora da giocare.
La Paomar Volley Solarino si rende protagonista della quarta vittoria consecutiva e della tredicesima stagionale, mantenendo “il fiato sul collo” della Ciclope Volley Bronte, sopra di soli due punti. La formazione di mister Peluso fatica non poco contro una giovane Tonno Callipo Vibo Valentia sempre in crescita, per poi riuscire comunque a raggiungere la vittoria per 3 a 1, grazie anche al fattore campo statisticamente a favore degli aretusei. Di fronte all’ormai consueto numeroso pubblico di tifosi, Pappalardo e compagni danno spettacolo, costretti a battagliare dall’inizio alla fine del duello contro un roster, che nonostante la giovane età, si confronta a viso aperto. Nel primo parziale, infatti, i ragazzi di coach Piccioni partono bene e si trovano spesso in vantaggio, con la Paomar ad inseguire anche quando l’andamento del set sembra scontato (20-23). Sono poi gli attacchi di Nicolosi e Chiesa a far male sia dalla prima che dalla seconda linea e a riportare in pari il punteggio, perforando l’ottimo muro giallorosso e trascinando poi la squadra di casa ai vantaggi. L’ultimo punto, però, è affidato alla decisione arbitrale messa in dubbio dagli ospiti per un presunto tocco a muro su attacco di Cimmino (27-25). Nel secondo set, il Vibo accusa il colpo e lascia che la Paomar ne approfitti per andare in vantaggio prendendo addirittura il largo (20-6) e per ristabilire le gerarchie dettate dalla classifica senza alcuna resistenza (25-14). Nel terzo set, il cambio in regia (Guarascio su Fiandaca) e l’ingresso di Cortese per Iurlaro riaccende i giovani animi calabresi e ravviva il gioco degli ospiti che tornano a misurarsi equamente punto a punto con gli avversari almeno fino al 17 pari. Poi un break favorevole a Solarino, lo porta a +4, ma gli ospiti non mollano e si fanno sotto sfruttando anche due ace e l’aggancio avviene sul 24 pari con un errore al servizio di Germano, unico giocatore impiegato nel match da mister Peluso oltre il sestetto titolare orami consolidato. Si va ancora ai vantaggi e ad avere la meglio stavolta è la Tonno Callipo, che chiude grazie a un altro ace (stavolta di Mirabella) e a un altro errore avversario. Nel quarto set, Bafumo e compagni non sbagliano più, ma devono vedersela con un avversario che, rinfrancato dal set vinto, alza ulteriormente il livello del proprio contrattacco e in particolare della correlazione muro-difesa. Assistiamo così a delle fasi di gioco lunghe e combattute, dove, tuttavia, a risultare più efficaci sono ancora una volta i colpi di Nicolosi (top scorer con 24 punti da tabellino) e Chiesa (20 punti) da qualsiasi parte del campo si trovino ad attaccare. La Paomar, sostenuta dal suo pubblico sempre più caloroso, spinge straordinariamente il piede sull’acceleratore e raggiunge il massimo vantaggio di 18-10. Coach Piccioni prova a scuotere i suoi con il doppio cambio sulla diagonale del palleggio che riporta in campo Fiandaca insieme a Tassone. Sul finale il Vibo, in effetti, prova ad accorciare e a tentare una rimonta che riesce solo in parte con una Paomar, quasi sorpresa della resilienza giallorossa. I padroni di casa, però, senza perdere il controllo con grinta e lucidità fanno proprio il risultato (25-23) e si confermano meritatamente la terza forza del campionato. Prossimo appuntamento, in trasferta a Piedimonte Etneo. Per continuare a inseguire da vicino il Ciclope nella emozionante contesa del secondo posto, sarà necessario fare risultato pieno contro un Costa Dolci Papiro in zona rossa motivata a tenere accese le speranze di salvezza.
Per la Systemia Viagrande trasferta inaccessibile contro la capolista imbattuta Domotek Volley Reggio Calabria, che in casa infligge a Fichera e compagni un netto 3 a 0 (25-7, 25-20, 25-9). Il primo set non lascia scampo ai siciliani che nulla possono contro un sestetto che è già di un’altra categoria: sulle diagonali Laganà e Schifilliti, Boscaini e Picardo, Remo e Renzo, Libero Petrone (25-7). Nel secondo parziale la Systemia rialza la testa, coach Trombetta a pochi punti dall’inizio manda in campo Camonita al posto di Cassaniti pescando da una panchina già corta e ulteriormente impoverita dall’indisponibilità di Scarpello. Quest’ultimo, causa infortunio manca così la possibilità di confrontarsi con lo zio Boscaini per la prima volta dall’altro lato della rete e con il quale, infatti, aveva condiviso la prima parte della stagione proprio a Viagrande prima di passare a gennaio al Reggio. Complice un certo rilassamento delle calabresi, la squadra siciliana si trova spesso in vantaggio (6-9 siglato da un pregiato secondo tocco di Fichera) nel tentativo di arrestare la corsa dei ragazzi di Polimeni, riuscendoci almeno fino alla prima metà del set. Poi la superiorità tecnica e tattica della Domotek prende il sopravvento e sopprime via via la reazione etnea (25-20). Nel terzo parziale, stesso copione del primo: dopo un vantaggio iniziale i padroni di casa prendono il largo, stavolta sfruttando un lungo micidiale turno in battuta del regista Schifilliti (14-1), sostituito poi con il giovanissimo Sangregorio. Dentro tra le fila calabresi anche Filianoti e Vizzari per un rush finale che non lascia più nessuna opportunità al gioco avversario (25-9). Per la Systemia diversi spunti positivi, rinvenibili nel secondo set, da cui ripartire per affrontare la prossima gara casalinga contro Aquila Bronte.
Continua la crisi del Datterino Volley Letojanni, che non avendo più nulla da chiedere alla competizione, sembra oramai abbandonarsi a delle prestazioni al di sotto del proprio livello tecnico, come quella espressa a Lamezia che ha condotto ad una perentoria sconfitta per 3 a 0 (25-17, 25-21, 25-20). Mister Rigano deve ancora fare i conti con l’assenza al centro di Battiato, rimpiazzato da Cianci. Il gioco altalenante dei suoi, inoltre, lo costringe a provare varie rotazioni nel corso del match, ma senza avere gli esiti sperati. Vince in tutti e tre i parziali la maggiore motivazione e convinzione dei lametini, che colgono anche l’opportunità di impiegare alcuni giovanissimi e che non lasciano nulla di intentato in questa fase finale della competizione. Infatti, in quarta posizione con 32 punti e una partita ancora da disputare, sono ancora matematicamente in corsa per i playoff. Per Balsamo e compagni è auspicabile il ritorno ad esprimersi al meglio per onorare il finale di stagione e non falsare la competizione sia ai piani alti che nella zona calda della classifica.
Il Ciclope Volley Bronte porta a casa da Bisignano i tre punti utili a mantenere l’ambìto secondo posto, ma non senza correre qualche rischio chiudendo il match per 3 a 1 (17-25, 25-15, 19-25, 19-25). I ragazzi di Martinengo, dopo aver sempre condotto il primo set, sporcano la loro bella prestazione con un secondo set inaspettato; per un calo di attenzione, i siciliani prestano il fianco alle velleità di salvezza della formazione di casa, che a caccia di punti e forte del fattore campo, pareggia il computo nei parziali lasciando gli ospiti distanti (e increduli) di ben dieci lunghezze. Bravi Tomasello e compagni a riportare il pallino del gioco a proprio favore facendo leva sui propri ottimi schiacciatori Torre e Federico Andronico, pronti a piazzare i colpi decisivi; inoltre, potendo contare in fase offensiva anche sui centrali, Ndrecaj e Smiriglia, entrambi andati in doppia cifra al tabellino. Una prova corale, che coinvolge tutti i giocatori utilizzati da Martinengo, non ultimo l’immancabile Saraceno, permette di uscire da una situazione di apparente difficoltà e di riaffermare la propria superiorità tecnica e collettiva contro una compagine che conta praticamente sulla forza di un solo uomo, Miranda, non a caso top scorer dell’incontro con ben 21 punti personali. Questa esperienza magari servirà da monito per il Ciclope, che tallonata dalla Paomar e inseguita dalle altre non troppo distanti, non può permettersi passi falsi.