Sconfitta di misura per il Catania nella partita di andata della finale di Coppa Italia. All’Euganeo finisce 2-1 in favore del Padova che domina nella prima metà di gioco andando a segno due volte con Palombi e Crisetig per poi non sfruttare alcune occasioni potenziali per il 3-0. I veneti anzi subiscono nel finale il gol di Monaco che riapre i giochi per la sfida di ritorno che si giocherà al Massimino il prossimo 2 aprile. E rischiano nel finale anche la beffa.
Partita però funestata da alcuni incidenti avvenuti durante l’intervallo quando alcuni facinorosi tifosi rossazzurri hanno invaso il campo e cercato il contatto con la tifoseria di casa (gemellata con quella del Palermo). Si è registrato il lancio e lo scoppio di alcuni fumogeni. L’intervento della polizia in tenuta antisommossa ha evitato che la situazione potesse degenerare ulteriormente. La sfida è ripresa con qualche minuto di ritardo rispetto al previsto.
La sfida vede una fase di studio poi alla prima vera azione il Padova coglie il vantaggio con Palombi che sfrutta un erroraccio di Ndoj che spalanca il campo al contropiede dei padroni di casa. Errore anche di Furlan che è intervenuto in modo goffo sulla conclusione.
Gli etnei accusano il colpo. La reazione non arriva con i rossazzurri che non riescono ad essere pericolosi. Ed anzi poco dopo la metà del primo tempo la squadra di Torrente raddoppia nel modo più classico. Angolo di Radrezza battuto in mezzo per l’incornata di Crisetig che non dà scampo alla distratta difesa ospite.
Il Padova potrebbe segnare la terza rete ma Palombi e Capelli non sfruttano le azioni. La reazione ospite è tutta in un tiro di Chiricò che viene respinto sul nascere. Poi si chiude il primo tempo senza recupero.
Come detto nell’intervallo ci sono disordini con alcuni supporters di fede rossazzurra che provano ad entrare in contatto con i tifosi di casa. C’è lancio di fumogeni. E alcuni parapiglia ma non si va oltre per l’intervento delle forze dell’ordine. Il gesto rimane e durante il secondo tempo arriva la nota del club rossazzurro che condanna gli episodi di violenza.
Questa la nota “Catania Football Club stigmatizza il comportamento dei facinorosi protagonisti degli scontri e delle intemperanze allo stadio ‘Euganeo’. Condanniamo fermamente e categoricamente ogni forma di violenza, esprimendo piena solidarietà alle forze dell’ordine”.
Doppio cambio per Zeoli in avvio di secondo tempo: Monaco e Welbeck in campo al posto di Curado e Ndoj. Ma la situazione non cambia. Il Padova va ripetutamente vicino al terzo gol.
Il tecnico del Catania toglie Sturaro poco prima dell’ora di gioco e fa entrare al suo posto Peralta. Cambi che poi nel finale saranno favorevoli.
Gli ospiti giocano meglio, subiscono di meno ma non arriva però il guizzo. Il Padova opera due cambi al 65’: entrano Fusi e Tordini per Capelli e Palombi.
Il Catania comincia ad alzare il baricentro nel frattempo al 70’ Torrente fa entrare Bortolussi e Bianchi per Zamparo e Radrezza. Zeoli risponde con Costantino e Chiarella per Di Carmine e Chiricò.
Nel finale di partita arriva il lampo del Catania. Al 77’ Peralta batte un calcio d’angolo con una parabola velenosa per la testa di Monaco che gira imparabilmente sul primo palo sorprendendo la difesa di casa.
Poi Furlan è bravo a dire di no a Tordini e nel finale il Catania prova il colpaccio da calcio piazzato ma il Padova si salva. Dopo oltre 5 minuti di recupero (ne erano stati assegnati inizialmente 4) finisce con l’espulsione di Welbeck la partita sul 2-1 che lascia tutto aperto per il prossimo 2 aprile.
Si attende però la decisione del giudice sportivo sui tafferugli dell’intervallo.
Padova-Catania 2-1
Padova: Zanellati; Kirwan, Delli Carri, Perrotta, Villa; Radrezza (dal 70’ Bianchi), Crisetig, Varas; Capelli (dal 65’), Zamparo (dal 70 Bortolussi), Palombi (dal 65’ Tordini). Allenatore Torrente. A disposizione: Donnarumma, Mangiaracina, Belli, Crescenzi, Liguori, Grosu, Favale, Cretella, Faedo.
Catania: Furlan; Rapisarda, Curado (dal 46’ Monaco), Quaini, Castellini; Sturaro (dal 57’ Peralta), Ndoj (dal 46’ Welbeck), Zammarini; Chiricó (dal 75’ Chiarella), Di Carmine (dal 71’ Costantino), Cicerelli. Allenatore Zeoli. A disposizione: Albertoni, Donato, Kontek, Haveri, Celli, Cianci, Marsura.
Arbitro: Mario Perri di Roma 1. Guardialinee: Mattia Regattieri (Finale Emilia) e Matteo Pressato (Latina) Quarto uomo: Leonardo Mastrodomenico (Matera).
Marcatori: all’11’ Palombi al 25’ Crisetig al 77’ Monaco
Note. Espulso Welbeck. Ammoni Curado, Kirwan, Bianchi, Welbeck. Recuperi: 0’-4’.