Le Ferrari lottano in Giappone, e si piazzano dietro le Red Bull

di Alessandro Teri

Alla fine si può dire che il bilancio sia positivo: sì, il gran premio del Giappone per le Ferrari è andato tutto sommato bene. Certo vincere è tutt’altra cosa, ma riprendersi in gara le posizioni perse in qualifica, finendo alle spalle delle sole Red Bull, non è roba da poco. Manco a dirlo a Suzuka ha vinto Verstappen dopo il digiuno di due settimane fa, quando in Australia trionfarono le rosse. Stamattina, quando nel Paese del Sol Levante era già pomeriggio inoltrato, è stata messa a segno  un’altra doppietta della Casa anglo-austriaca, completata dal secondo posto di Sergio Perez, cui segue l’uno-due Ferrari con Carlos Sainz terzo, più Charles Leclerc quarto.

Prima partenza annullata

Quindi sul podio pure stavolta c’è un po’ di rosso, ancora grazie allo spagnolo di Maranello, quarto al via, protagonista di una nuova prestazione solida e concreta. A poca distanza lo segue il monegasco numero 16, anch’egli autore di una bella prova, dopo essere partito dall’ottava piazza sulla griglia. Il primo semaforo verde però è stato annullato dopo poche curve, a causa di un incidente tra Albon e Ricciardo, che ha costretto i commissari di gara ad esporre bandiera rossa. Quindi tutto da rifare, si ritorna ai blocchi di partenza.

Gioco di strategie

La classifica finale del gp giapponese

Il secondo start va liscio, con Verstappen che prende da subito il largo, lasciando poi la prima posizione solo in occasione degli inevitabili pit stop. E proprio ai box tutti gli altri si sono giocati le rispettive posizioni, in un alternarsi di strategie che ha visto avere la meglio la Ferrari, che in corso d’opera è riuscita a sopravanzare le due Mclaren di Lando Norris e Oscar Piastri, e pure la Aston Martin di Fernando Alonso. Se da una parte Sainz ha messo bene a frutto le due soste, riuscendo a mettersi dietro a Perez, dall’altro Leclerc è riuscito nell’impresa di fare un solo cambio gomme, portando al limite il primo treno di medie, per poi calzare le hard e giocare un brutto tiro prima di tutto a Norris, beffato dalla strategia del muretto Ferrari.

Primi tra gli umani

A dieci giri dalla fine Leclerc si è perfino trovato terzo, con Sainz alle spalle. Ma quest’ultimo, con un passo migliore viste le gomme più nuove, si è guadagnato il podio, con un sorpasso sul  compagno, avvertito a tempo debito via radio di ciò che era inevitabile. Quindi si chiude in parata, pur sempre dietro le Red Bull, ma primi degli umani.

(foto Scuderia Ferrari)