Francesco Romano sospeso per positività al Sulfone al termine della “GF di Fara in Sabina”

di Redazione

L’ex professionista Francesco Romano è stato sospeso cautelarmente dal Tribunale Nazionale Antidoping, a seguito di un controllo della Nado Italia ( National Anti-Doping Organisation of Italy), al termine della Granfondo Internazionale di Fara in Sabina del 24 marzo del 2024. L’atleta di Vittoria (Rg), tesserato con la ASD Nuova Avir, è risultato positivo al metabolita del Sulfone, inserito già dal 2013 dalla WADA (World Anti-Doping Agency) tra le sostanze proibite.

Cos’è il Sulfone e perchè è pericoloso

Il metabolita GW1516 è relativamente facile da trovare nelle urine ed è rilevabile fino a 40 giorni dopo una singola dose. Il GW1516 è anche conosciuto come: GW501516GW501,516GSK 516, e Endurobol. Utilizzato contro l’obesità si è dimostrato anche in grado di rinforzare i muscoli, ma la Wada aveva lanciato un allarme relativo all’uso improprio di un medicinale prodotto dalla Glaxosmithkline e ritirato dalla sperimentazione in quanto nonostante curasse l’obesità e rinforzasse i muscoli delle cavie raddoppiando la loro resistenza queste morivano di tumore.

La carriera di Romano

Cresciuto tra le giovanili della Multicar Amarù Caneva è  poi passato al Team Pala Fenice, con la quale cha conquistato quattro vittorie tra cui una tappa del Giro d’Italia U23 nel 2017. Questo gli permise di prendere parte ad uno stage con la UAE prima di passare tra gli Under 23 della Colpack. Nel 2019 il passaggio tra i professionisti con la Bardiani, ma la sua carriera venne subito interrotta dalla pandemia del Covid 19. L’anno successivo, ancora in Bardiani, non fu particolarmente significativo e da lì il ritorno tra i dilettanti della Palazzago, con la quale fece una brillante stagione e con diverse vittorie, ma senza ritrovare posto tra i professionisti, nel 2022 il definitivo ritiro e l’ingresso tra gli amatori.

Il precedente di Fabio Turchi e la successiva assoluzione

L’ultimo caso più eclatante riguardante l’utilizzo di questa molecola risale al 2022, quando Fabio Turchi, pugile peso massimo leggero (21 vittorie e due sconfitte),  era stato trovato positivo a un controllo antidoping alla vigilia del match dell’11 giugno alla Wembley Arena contro Richard Riakphore. Turchi aveva dichiarato la propria estraneità alla vicenda, specificando che le sostanze incriminate, evidentemente, si trovavano all’interno di alcuni integratori assunti in preparazione, senza che la loro presenza fosse segnalata nel bugiardino. Nel gennaio 2023 è stato poi definitivamente assolto e ritenuto in buona fede