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Alibegovic e Gentile: “Con la Trapani Shark per puntare alle coppe europee”

Le punte di diamante di un progetto già vincente: Amar Alibegovic e Stefano Gentile sono coscienti del loro essere un valore aggiunto per la Trapani Shark, e non hanno alcuna intenzione di interpretare il ruolo di prime donne. Ciò ed altro è emerso dalle parole dei due illustri cestisti approdati nella città dei due mari, portando il loro grande valore tecnico ed un carico di esperienze non da poco, nel corso della conferenza stampa di presentazione che li ha visti protagonisti, dopo aver già avuto modo di lustrare gli occhi ai tifosi trapanesi non solo sul parquet del PalaShark.

Il posto giusto

Dopo gli apprezzamenti per una città ed una tifoseria che li hanno accolti come meglio non potevano, Alibegovic e Gentile si calano subito nei panni di paladini della piazza, ribadendo che la scelta ricaduta su Trapani, cedendo ai corteggiamenti del presidente Valerio Antonini, è stata ben ponderata e presa con coscienza. “Questo è un nuovo inizio per me, ho ancora voglia di sentirmi importante, e so che posso dare tanto” ha esordito Gentile, dichiarandosi pronto “ad un’ultima grande battaglia”, dopo aver lasciato una piazza come Sassari, dove ha vissuto una parentesi fortunata della sua carriera. “Questo è il posto giusto per me”, gli fa eco Alibegovic, che ammette di aver avuto varie offerte per rimanere in Turchia, una volta deciso di svestire la maglia del Çağdaş Bodrum Spor Kulübü, e di essersi convinto a firmare per la Trapani Shark, sapendo che la stessa cosa stava facendo Gentile: “Ho capito che era un progetto molto serio – spiega il bosniaco – che qui vogliono fare una squadra molto forte per giocare le coppe europee”.

Un passo alla volta

E sulle ambizioni della società guidata dal presidente Antonini si sofferma poi il play, figlio del grande Ferdinando Gentile, e fratello dell’altrettanto noto Alessandro: “Il presidente è l’artefice di quello che sta accadendo, senza di lui il progetto sarebbe diverso – afferma – La sua ambizione è il motore che spinge le sue società ad eccellere. Vincere a qualsiasi livello non è facile, bisogna crederci per centrare l’obiettivo”. Quale sia poi questo obiettivo, è abbastanza chiaro, ossìa completare il cammino glorioso in questo campionato di A2, per fare il grande salto in A1 e ben figurare anche lì. Però “bisogna fare un passo alla volta”, mette in chiaro Alibegovic, cosciente comunque che “questa squadra può essere veramente importante ad alti livelli”.

Aria  di derby

Infine lo sguardo va al match di domenica al PalaShark contro la Fortitudo Bologna, una big con cui chiudere degnamente la fase a orologio, prima di pensare finalmente ai playoff promozione. E non poteva che essere Amar a tracciare un’anteprima di ciò che aspetterà i trapanesi, di fronte alla squadra di cui suo padre, un certo Teoman Alibegovic, il cui nome dice tanto agli appassionati di basket, è vicepresidente. “Sarà una partita molto dura”, mette in chiaro l’ala che in passato è stato bandiera della Virtus Bologna, concittadina ed acerrima rivale della Fortitudo, contro cui Amar sentirà certamente aria di derby.

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Redazione