Vittoria per Milo Emanuele Schillace dell’A.S.D. Scuderia Venanzio, su Radical SR4 Suzuki, nell’edizione numero 23 dello Slalom Giarre – Milo, con il tempo di 2’11″52. Quindi è arrivata la seconda vittoria consecutiva per il pilota messinese nella storica gara automobilistica, valida per il Trofeo d’Italia Slalom Sud Aci Sport, organizzata dall’Automobile Club Acireale, in sinergia con l’A.s.d. Scuderia Giarre Corse e con il patrocinio dei Comuni di Giarre e Milo.

La top ten

Con un distacco di quattro secondi, si è piazzato al secondo posto il pilota di casa Gabriele Di Bartolo, della Scuderia Giarre Corse, che ha gareggiato su Gloria B5 Suzuki. Chiude il podio il catanese Silvio Fiore, della Scuderia Catania Corse, su Radical Sr4. Nella top ten dei migliori piloti ci sono: Antonino Salamone quarto, Maurizio Fontana quinto, Marco Gammeri sesto, Giuseppe Germano settimo, Alfonso Belladonna ottavo, Calogero Pinzone Vecchio nono, e Giuseppe Messina decimo. Tra le scuderie in gara svetta la Giarre Corse grazie al piazzamento di Gabriele Di Bartolo, Maurizio Fontana e Giuseppe Germano.

La prima stagionale

La gara, svoltasi per la prima volta a maggio in apertura di stagione, ha visto 74 piloti darsi battaglia lungo il percorso di quasi 3 km tra Miscarello, frazione di Giarre, e Milo. “È stata una bella gara, conclusasi senza incidenti particolari – commenta Giuseppe Trovato, vicepresidente dell’Automobile Club di Acireale – Con questa corsa abbiamo aperto una stagione che si preannuncia ricca di appuntamenti importanti”.

Una gara emozionante

“Anche quest’anno abbiamo assistito ad una gara emozionante – dichiara Orazio Maccarrone, presidente della Scuderia Giarre Corse – Faccio i complimenti a Emanuele Schillace che si conferma anche quest’anno al primo posto. Sono particolarmente soddisfatto anche per il secondo posto del nostro pilota Gabriele Di Bartolo, che ha dato prova del suo grande talento. È solo il primo appuntamento della stagione. Vi aspettiamo a luglio per la Cronoscalata Giarre Montesalice Milo – Memorial Isidoro Di Grazia”.