La Ferrari si accontenta del podio di Leclerc a Miami, e pensa già ad Imola

di Alessandro Teri

Nel giorno del trionfo di Lando Norris, alla sua prima e meritata vittoria in Formula 1, per la Ferrari a Miami è stata di nuovo festa podio dopo il colpo a vuoto dello scorso gran premio. Magra consolazione per la scuderia di Maranello, di fronte alla vittoria della McLaren, che batte in pista Max Verstappen, secondo all’arrivo, smettendo per una volta i panni da dominatore. A salire sul gradino più basso del podio americano è stato Charles Leclerc, contento per il primo posto dell’amico Lando, ma anche per una gara che comunque l’ha visto protagonista, forse penalizzato dalla scelta di richiamarlo ai box per il cambio gomme troppo presto. Quindi Carlos Sainz, finito quarto al traguardo, ma poi retrocesso in quinta posizione per una sanzione, anch’egli autore di una buona prova, se non fosse stato per un sorpasso di forza su Oscar Piastri, che gli viene sanzionato con 5 secondi di penalità a fine gara, abbastanza inspiegabilmente.

Distacchi ridotti

Tutto bene allora? Per certi versi sì, visti i distacchi ridotti accumulati dai ferraristi nei confronti dei primi due, essendo ancora in attesa degli sviluppi alla SF-24, mentre McLaren e Red Bull hanno compiuto già un upgrade rispetto all’inizio della stagione. C’è da accontentarsi? No, assolutamente, perché la concorrenza si sta facendo davvero agguerrita, per quello che sembra l’obiettivo massimo stagionale raggiungibile dalle rosse, ovvero mantenere il ruolo di seconda scuderia dietro la Red Bull, resistendo agli assalti della McLaren. Poi ci sarà anche spazio per provare ad agguantare qualche vittoria, sperando che ciò possa essere possibile ad Imola, prossimo impegno il 19 maggio.

Pit stop anticipato

Intanto bisogna fare un bilancio della corsa di Miami, a cominciare dal ferrarista sul podio: “È stata una gara dura – dice Leclerc – Mi sono fermato abbastanza presto per il pit stop, e questo ha significato che non ho potuto approfittare della virtual safety car e della safety car che hanno consentito ad altri piloti di fermarsi per il pit stop perdendo meno tempo rispetto a noi. Nelle fasi finali ho un po’ faticato con pneumatici molto usati e non è stato facile tenere un ritmo competitivo. Presto avremo degli sviluppi tecnici, con i quali spero torneremo a lottare per la vittoria”.

Partenza sfortunata

Quindi la parola passa a Sainz: “La mia partenza è stata molto buona, ma alla prima curva ho dovuto evitare Perez che era arrivato lungo e sono scivolato dalla seconda alla quarta posizione – spiega – Da quel momento mi sono trovato in un trenino di monoposto tutte con DRS. Ho provato ad aumentare il gap trattando con cura le gomme per provare a ritardare il pit stop e tentare quindi una strategia differente. Purtroppo la safety car è intervenuta al giro successivo alla mia sosta e così abbiamo perso la possibilità di lottare per la vittoria. È stata comunque una buona gara, con un ritmo sempre competitivo che ci ha consentito di portare a casa punti importanti. Ora pensiamo al prossimo gran premio”.

Sorpassi difficili

Infine tocca al team principal Fred Vasseur chiarire le sue impressioni sul gp americano: “La nostra è stata una buona gara nella quale siamo riusciti a stare vicini a Max Verstappen per tutta la durata del gran premio – sottolinea – Abbiamo avuto poca fortuna con Carlos in occasione della safety car, ma è andata così e dobbiamo concentrarci sugli aspetti positivi di questo weekend. La gara di Charles è stata senza particolari inconvenienti. Carlos invece non ha colto i frutti di una partenza che è stata ottima prima di essere rallentato dall’errore di Perez in curva 1 in seguito al quale ha perduto due posizioni nello spazio di due curve, e questo ha avuto un peso determinante in una gara in cui i sorpassi sono stati difficili. Comunque è riuscito a mantenere un ritmo molto buono e ha potuto recuperare nel finale. Nei prossimi giorni ci aspetta tanto lavoro a Maranello per puntare a un risultato ancora migliore a Imola”.

(foto Scuderia Ferrari Hp)