Milan cala il tris al Giro d’Italia con la volata vincente sul traguardo di Cento

di Valentino Sucato

Milan fa il tris. Terzo vittoria al Giro d’Italia quella forse più bella, più combattuta. Il friulano ha rischiato di rimanere tagliato fuori ai -62km quanto il vento e un attacco della Ineos hanno tagliato il gruppo in due tronconi.

Milan era nel secondo e con rabbia ha provato a rientrare da solo non riuscendovi, ma la squadra con un ottimo lavoro lo riporta nel gruppo principale ai -30km.

Tappa n. 13, da Riccione a Cento, un piattone lungo 179, nel cuore della Romagna terra di ciclismo e di ciclisti.

Nella pianura romagnola a caratterizzare la prima parte della corsa è stata la fuga di tre uomini Andrea Pietrobon (Team Polti-Kometa), Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e Alessandro Tonelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) che il gruppo mantiene sempre a meno di due minuti di distacco. Al Km 62 la gara si incendia. C’è forte vento il gruppo si spezza e si cominciano a formare i ventagli, la Ineos accelera e lascia staccati nel secondo gruppo Jonathan Milan Lorenzo Fortunato e Filippo Zana.

Con la Ineos collabora la Uae di Pogacar con lo scopo tenere lontano Milan. Al km 50km ripresi dal primo gruppo, guidato ancora dalla Ineos, i tre fuggitivi. Il ritardo del gruppo con Milan, Fortunato, Zana ed Hirt è di 15″. Al km 30 già tutto il gruppo si ricompatta.il tempo per fare ripartire una fuga con  Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizané) e Dries De Pooter (Intermarché-Wanty) che hanno un margine di 23″ ai -20km.  Qui c’è una caduta nel gruppo senza conseguenze. Ai -10km il gruppo torna ad essere compatto.  Negli ultimi due chilometri le squadre dei velocisti alzano vertiginosamente la media oraria. Gaviria prova a sorprendere tutti ai -400metri, ma Milan arriva come un rapace e brucia tutti. Secondo Aniolkowski (Cofidis), terzo Bauhaus (Bahrain V.), sesto Gaviria, settimo Molano, nono Lonardi, decimo Dainese

(foto LaPresse)