È stata una festa, comunque sia finita. Quando la Formula 1 arriva in Italia è sempre uno spettacolo, grazie ad un pubblico fantastico che nobilita la gara in pista, come è stato anche oggi nel Gran premio di Imola, reso speciale dall’entusiasmo delle centinaia di migliaia di tifosi che hanno festeggiato comunque, seppur la Ferrari non ha vinto. Certamente le aspettative di successo erano quasi inesistenti, non avendo sfruttato al meglio le qualifiche, e la corsa ha visto solo degli sprazzi di vigore da parte di Leclerc e Sainz, arrivati terzo e quinto. Però l’importante è vedere sfrecciare le rosse di Maranello per fare scoppiare la gioia del pubblico, anche se poi gli applausi veri vanno a Verstappen primo e Norris secondo.
L’olandese ed il britannico alla fine dei 63 giri sullo storico circuito romagnolo si sono scambiati le posizioni rispetto al precedente gp di Miami. In Florida a vincere era stato Norris, che oggi c’è andato ancora una volta vicino, in seguito ad una rimonta che l’ha visto mancare l’attacco al campione del mondo per pochi chilometri. La bandiera a scacchi ha salvato Verstappen dai grattacapi di un assalto della McLaren numero 4, riuscendo a piazzare la sua Red Bull ancora una volta davanti a tutti. Però il margine si sta riducendo rispetto ai più agguerriti inseguitori, che però al momento non sono vestiti di rosso.
Le Ferrari, che qui hanno finalmente portato in pista gli attesi aggiornamenti, non sono riuscite a colmare del tutto il gap che ancora c’è con Red Bull e McLaren, almeno con quelle guidate da un Verstappen costantemente sul pezzo, ed un Norris che sfatato il tabu della prima vittoria sembra proiettato sempre più in alto. Invece Leclerc, ancora una volta, deve accontentarsi del terzo posto, con il peso di un errore (lungo in staccata alla variante Gresini) che ha vanificato l’inseguimento alla seconda posizione di Norris. Poi c’è Sainz, che appare un po’ in flessione dopo l’inizio di stagione fulminante che gli era valso il successo in Australia. Lo spagnolo ha vissuto a Imola una giornata grigia, quinto all’arrivo dopo aver perso una posizione sull’altra MacLaren di Piastri, non essendo riuscito a rientrare quarto dopo il cambio gomme. Ad ogni modo ci si rivede il prossimo fine settimana a Monaco, per un altro appuntamento con storia della Formula 1.
(foto X Formula 1)