Aria di alta montagna al Giro con il primo tappone alpino

di Alessandro Teri

È giunto il momento del primo tappone alpino, con cui oggi il Giro d’Italia si porta da Manerba del Garda a Livigno, per la tappa numero 15, che di stellette ne vanta ben 5, quindi il massimo della difficoltà. Saranno 222 chilometri più che impegnativi, quelli che dovranno affrontare i ciclisti della carovana rosa, con ben 5 gran premi della montagna disseminati sul percorso, fino a toccare anche i duemila metri di altezza. Immancabile poi l’arrivo in salita, sul quale potrebbe arrivare per primo un gruppo di temerari partiti da lontano. Oppure la corsa potrebbe risolversi all’ultimo, con i migliori a giocarsi la vittoria, sempre che Tadej Pogacar non pensi bene di staccare tutti già da prima.

Il percorso

La partenza, per una frazione che oltre alle diverse difficoltà altimetriche presenta un chilometraggio di tutto rispetto, è fissata per le 10 e 25, con i corridori che dovrebbero metterci circa 7 ore a concludere le loro fatiche. Il primo Gpm è fissato a Lorino (terza categoria) dopo 37 chilometri, quindi si arriverà all’inedito Colle San Zeno (seconda categoria), seguito da una discesa lunga ed impegnativa. Perciò ci saranno una quarantina di chilometri per rifiatare, in Val camonica, prima di scalare il Mortirolo (prima categoria) e scendere in Valtellina. Finita la discesa si risalirà fino alle porte di Bormio, con la breve scalata delle Motte, e dopo Isolaccia Valdidentro ancora salita al Passo di Foscagno (prima categoria). Segue una breve discesa, e la salita finale composta dal Passo di Eira, in cima al quale si segue una strada che risale la pista del Mottolino, per un arrivo in salita che è pure Gpm (prima categoria) a 2385 metri di altitudine.