Ancora una vittoria di Pogacar, il cannibale, la freccia rosa. Il quarto trionfo. A Livigno è arrivato da solo nella tappa regina di questo giro d’Italia. Non ci sono più aggettivi per lo sloveno che ha dato dimostrazione di forza. Lui, poi lontani tutti gli altri. Un monologo non noioso, che entusiasma.
Duecentoventidue chilometri, la tappa più lunga di questo Giro, da Manerba del Garda a Livigno con 5400 metri di dislivello. Una fuga a sei ai piedi del Mortirolo con Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck), Harrison Wood (Cofidis), Christian Scaroni e Davide Ballerini (Astana Qazaqstan), Giulio Pellizzari e Alessandro Tonelli (VF Bardiani Csf Faizanè), poi un gruppo di una ventina di inseguitori e poi il gruppo maglia rosa. Sulla salita del Mortirolo il gruppo davanti si screma. Restano in tre. Scaroni vince la volata e conquista un GPM pregiato come il Mortirolo, secondo Pellizzari e terzo Conci. Sulla discesa i fuggitivi vengono riassorbito e a 51km i tre davanti i sono riassorbiti e si forma un gruppone alla guida della corsa: Conci, Scaroni, Pellizzari, Narvaez, Ries, Geschke, Steinhauser, Ghebreigzabhier, Lopez, Quintana, Sanchez, Alaphilippe, Vansevenant, Fabbro, Piganzoli, Valter, Storer, Covili e Tarozzi. Gruppo Pogacar a + 4’15. Narvaez e Velasco provano ad uscire dal gruppo Pogacar ma dopo un paio di chilometri vengono ripresi. Sul Passo di Foscagno non c’è accordo tra gli uomini davanti e alcuni si cominciano a staccare: si comincia da Ghebreigzabhier poi Pelayo Sanchez e Pellizzari. Nel gruppo davanti c’è l’attacco di Piganzoli che spezza in vari tronconi. Restano davanti Narvaez, Conci, Geschke, Steinhauser, Quintana, Alaphilippe, Piganzoli, Valter, Storer e Covili: davanti sono rimasti in 10 con 3’09” sul plotone principale. C’è un attacco Steinhauser seguito da Attila Valter e poi Piganzoli. Narvaez si stacca. Ai -18km Steinhauser è ancora da solo con 54″ di vantaggio su Storer, Quintana e Valter suoi immediati inseguitori leggermente staccati Conci, Covili e Piganzoli. Ai -17km Quintana prova da solo ad inseguire Steinhauser. Intanto a 3’27” c’è il gruppo Pogacar a cui resta solo Majka che però alza di molto il ritmo.
E ai -15km c’è l’attacco di Pogacar e resta solo, Martinez, Thomas, Valentin Paret Peintre, Caruso, Aresman e Tiberi non riescono a seguirlo. Davanti Steinhauser è raggiunto da Quintana. Pogacar trova uomini che si erano staccati precedentemente, a lui si aggancia Attila Valter. Quintana stacca Steinhauser e resta solo. Pogacar aggancia Steinhauser e va a caccia di Quintana che a 8,3km dall’ arrivo ha 39″ di vantaggio. In pochi chilometri di salita Pogacar ha dato 2’10 di distacco a gente come Thomas, Aresman, Tiberi, Rubio. E in questo gruppo è proprio Rubio ad attaccare seguito da Aresman.
Intanto Pogacar ai -2km mette la freccia e sorpassa Quintana (un’ immagine iconica, un salto generazionale) e vola verso il traguardo per una vittoria da leggenda. Metro dopo metro in un panorama mozzafiato con gli ultimi mille metri durissimi per lo sloveno è una passarella. Quintana secondo a 29″, terzo Steinhauser a 2:32, poi Bardet 2’48”, Martinez e Thomas a 2’51”. Tiberi arriva a 4′.