Pogacar non si sazia mai…vince ancora e sono cinque successi al Giro d’Italia

di Valentino Sucato

Tra le polemiche c’è il rosa abbagliante di Pogacar ad illuminare il Giro. Una vittoria differente dalle altre,  non la voleva vincere, voleva dare spazio ad altri,  ma il ritmo della Movistar lo ha portato nella salita in carrozza e alla fine è stato “costretto” per forza d’inerzia a riprendere i fuggitivi e arrivare in solitaria.

Una tappa mutilata a causa delle condizioni meteo proibitive. Non si parte da Livigno ma da Lasa. Eliminato dunque lo Stelvio, percorso ridotto da 202 a 118,4 km.

Resta il Passo Pinei con arrivo sempre a Santa Cristina di Val Gardena.

E c’è ancora fuga! In attacco vi sono Mirco Maestri (Polti-Kometa), Andrea Piccolo (EF Education-Easypost), Davide Ballerini (Astana-Qazaqstan) e Julian Alaphilippe (Soudal-Quick Step). Il gruppo ha un ritardo intorno ai due minuti. Ai -35 il quartetto si rompe. Prima Piccolo e Ballerini poi Maestri si staccano da Alaphilippe.

Intanto dal gruppo c’è l’attacco di Fiorelli per guadagnare importanti punti nel traguardo intergiro. Intanto continua a crescere il vantaggio di Alaphilippe  52″ su Ballerini, 1’04” su Fiorelli, 1’40” sul gruppo maglia rosa.

Il gruppo non lascia andare la fuga ma non forza nemmeno. Dietro il francese in fuga si forma un quartetto con Ballerini, Maestri, Pietrobon e Fiorelli. Il gruppo guidato da Quintana della Movistar assorbe tutti tranne il battistrada.

C’è la progressione di Pelayo Sanchez per la tattica Movistar che appare ora chiara. Stanno preparando l’attacco di Rubio. Dal gruppo maglia rosa si stacca Bardet. Scaroni e Pellizzari si mettono all’inseguimento di Alaphilippe che transita per primo al GPM di Passo Pinei con una decina di secondi  su Pellizzari, Scaroni e Costiou poi il  gruppo di Pogacar a 39″. Bardet a 1’20”.

Ai -4km Alaphilippe viene raggiunto da Pellizzari, Scaroni e Costiou con 22′ di vantaggio sul gruppo maglia rosa e 40″ su quello di Bardet. Ai -1,3km attacco di Pogacar che riprende in serie Scaroni, Costiou e l’ultimo in fuga Pellizzari. Thomas resta con Tiberi e Caruso. All’ arrivo da solo Pogacar con la mano scandisce il numero delle sue vittime contandk da uno a cinque tanto quanto sono i suoi trionfi.

Il Cannibale ha lasciato il segno ancora una vittoria da ciclismo epico.

Secondo Pellizzari a 14″ con Daniel Martinez, quarto Scaroni a 31″, quinti Tiberi a 33″, Arensman a 38″, Caruso 39″, Storer e Costiou a 42″, Valentin Pare-Peintre a 45″. In classifica generale dopo il Cannibale Rosa a 7’18” Martinez, Thomas a 7’40”, O’Connor a 8’42”, Tiberi a 10’09”, Aresmann a 10’33”, Bardet a 12’18”, Zana a 12’43”, Rubio a 13’39”, Hirt a 14’07”

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