L’addio alla panchina di Ranieri, a 38 anni dal ritiro da calciatore in rosanero

di Alessandro Teri

Tutti vogliono bene a Claudio Ranieri, un personaggio che in un mondo del calcio fatto sempre più di immagine e comportamenti sopra le righe, ha saputo mantenere nella sua lunga carriera un profilo di alto spessore, lasciando dietro di sé bei ricordi e attestati di riconoscenza dovunque sia stato, prima da giocatore e poi da allenatore. E ora che la sua carriera da tecnico volge ai saluti, dopo l’addio al Cagliari una volta completata la missione salvezza al termine di questa stagione di serie A, è tutto un coro unanime di affetto che lo sta circondando. Anche dalla Sicilia, dove negli anni Ottanta ha giocato prima al Catania, poi al Palermo, avendo modo di farsi apprezzare pure in questa isola, prima di legare il suo nome alla Sardegna.

Il primo addio in rosanero

Proprio in rosanero Claudio Ranieri diede il suo primo addio al calcio, in quel caso mettendo in soffitta maglie a scarpe da gioco, finite le due stagioni al Palermo, che a quei tempi navigava tra la C1 e la B. Era il 1986, e perciò a distanza di 38 anni arriva un secondo addio, stavolta alla panchina. Romano di nascita e giallorosso di fede calcistica dichiarata, il rispetto verso Ranieri ha sempre trasceso il tifo, perciò pur se adesso gli restano addosso i colori rossoblu cagliaritani, per i quali ha professato amore fino all’ultimo messaggio con cui comunica la decisione di fermarsi qui, ogni società ed ogni tifoseria che ha avuto l’onore di poterlo applaudire si inchina di fronte alla statura personale ed alla carriera di uno che al calcio ha dato tanto.

Si chiude il cerchio

E scorrendo la lunga lista di squadre che Ranieri ha allenato ti accorgi degli alti livelli toccati, sicuramente vincendo poco rispetto a quanto avrebbe meritato, ma davvero nel suo caso sono dettagli. L’arrivo nel giro che conta fu con il Cagliari, grazie alla promozione in A nel 1990-91, poi piazze come Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Parma, Juventus, Roma, Inter, Monaco, Leicester, Nantes, Fulham, Sampdoria, Watford, e per chiudere il cerchio di nuovo Cagliari, con il quale ha vinto la sua ultima sfida mettendo a segno una salvezza a tratti insperata.

Pochi trofei, tante emozioni

Tra le pagine più importanti della carriera da tecnico di Ranieri non si può dimenticare l’impresa compiuta con il Leicester, conquistando la Premieri League nel 2015-16. Quello rimane il suo primo ed unico titolo in un campionato nazionale, a cui si aggiungono una Coppa Italia con la Fiorentina (1995-96), una Supercoppa Italiana sempre con la Fiorentina (1996), e una Coppa di Spagna con il Valencia (1998-99). Ma se nella bacheca dei trofei facessero bella mostra anche tutte le volte che Ranieri ha reso felice una piazza regalandole le emozioni che solo un grande uomo ed un grande allenatore possono dare, allora Ranieri sarebbe tra i miglioro di tutti i tempi.

(foto Palermo Fc)