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Una petizione per intitolare a Lilyana Pizzo il Palasport di Catania

Un riconoscimento atteso, ma che ancora tarda ad arrivare: l’intitolazione a Lilyana Pizzo del Palasport di Catania potrebbe sembrare un atto quasi dovuto, ed invece incontra difficoltà in tutta apparenza paradossali. Come è possibile infatti che per dare il nome di una personalità che ha fatto indubbiamente tanto per lo sport catanese e siciliano, portando da allenatrice l’unico storico scudetto della pallavolo femminile nell’Isola, con l’Alidea del 1980, ci sia bisogno di una petizione online? Sì perché dopo la richiesta avanzata al Comune dai familiari di colei che ha incarnato il volley etneo, scomparsa nel 2020 dopo una carriera quarantennale che l’ha portata anche sulla panchina della nazionale italiana, adesso arriva l’impegno dell’Associazione Nazionale Atlete, che ha deciso di far sua questa battaglia.

Come firmare la petizione

Nei mesi passati erano stati i tre figli di Lilyana Pizzo, Tiziana, Donatella e Piero, a formulare una formale richiesta all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enrico Trantino, accompagnata da una istanza firmata da circa 3.000 sostenitori. L’obiettivo è che venga intitolato a loro madre, entrata tra l’altro nel 2022 a far parte della Hall of Fame della Federvolley nella categoria allenatori, l’impianto sportivo di via Indipendenza. Ma da parte del Comune etneo non ci sarebbe stata alcuna risposta, perciò adesso è pure partita la petizione online all’indirizzo https://www.change.org/PalasportLilyanaPizzo cui hanno aderito già oltre 1.300 persone in soli 4 giorni. Ad esprimere il loro sostegno alla causa sono pure personalità del mondo del volley nazionale, come la grande Manù Benelli e Simonetta Avalle, cui si sono unite le atlete della squadra catanese con cui Lilyana Pizzo vinse il tricolore.

Sollecitare una risposta

“La lettera ufficiale mandata da Assist al sindaco e alla amministrazione, con in conoscenza il ministro Abodi e il presidente del CONI Malagò, vuole sollecitare la decisione positiva del sindaco e rimediare ad una risposta che manca da 8 mesi – dichiara la presidente Luisa Garribba Rizzitelli – Assegnare il nome del Palasport alla Signora Pizzo non è solo un atto di doveroso riconoscimento, ma anche un prezioso passo verso la parità di genere di cui Lilyana Pizzo è stata, e sarà sempre, splendido esempio”. Ma anche Piero Pizzo, figlio di Lilyana, dal canto suo sottolinea il disappunto per le mancate risposte. “Considero grave, se non addirittura offensivo – afferma in una nota – l’atteggiamento elusivo di chi avrebbe già dovuto, se non altro per correttezza istituzionale, dare una risposta ufficiale (anche eventualmente negativa) e pubblica alla nostra più che legittima richiesta”.

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Redazione