L’Italia Under 17 e Camarda sognano l’Europeo, in finale c’è il Portogallo

di Edoardo Ullo

Tra l’Italia ed il suo primo titolo europeo Under 17 c’è di mezzo il Portogallo. Gli Azzurrini allenati da Massimiliano Favo, ex rosanero tra fine anni ’80 e la prima metà degli anni ’90, sono arrivati in fondo grazie al successo nella semifinale di ieri per 1-0 sulla Danimarca.

Mercoledì 5 giugno a Limassol con fischio iniziale alle 19.30, a Cipro sede degli Europei Under 17, l’atto finale con il Portogallo dello spauracchio Rodrigo Mora, capocannoniere del torneo con 5 reti. I lusitani andranno a caccia del terzo titolo dopo quelli conquistati nel 2003 e nel 2016 e nella loro semifinale hanno fatto un’impresa battendo in rimonta (sotto di due reti) la Serbia che a mezz’ora dalla conclusione guardava già alla finale ma che è stata poi raggiunta e sorpassata da una squadra che evidentemente non muore mai.

Camarda atteso protagonista

Il bomber del Milan Francesco Camarda cerca i gol decisivi per far entrare la Nazionale Under 17 nell’albo d’oro della kermesse. Gli Azzurrini non hanno mai vinto la competizione da quando è stata istituita la categoria arrivando in finale tre volte nel 2013 (vincitrice la Russia ai rigori), 2018 (Paesi Bassi ancora ai rigori) e 2019 (sempre con i Paesi Bassi questa volta per 4-2 nei 90 minuti regolamentari). Il successo è presente ma nel torneo Under 16 del 1982. La kermesse venne poi sostituita nel 2001 dall’Under 17.

L’attaccante originario di San Cataldo ha timbrato il cartellino due volte in questa kermesse, entrambe nel girone di qualificazione: la prima con la Slovacchia, la seconda con la Svezia. Poi ai quarti di finale ha segnato il rigore decisivo che ha portato gli Azzurrini in semifinale.

La vittoria sulla Danimarca

Dominio Azzurro in semifinale con la Danimarca ma solo una rete per la squadra del tecnico Massimiliano Favo. Decide alla mezz’ora del primo tempo Coletta mentre Camarda non riesce a sfruttare due grosse occasioni nella ripresa. La speranza è che possa svegliarsi nella partita decisiva che lo vedrà opposto al capocannoniere Rodrigo Mora a segno in quattro occasioni su cinque con una doppietta che ha affondato l’Inghilterra nel 4-1 conclusivo.