Caltanissetta approda in B1, una promozione che parte da lontano

di Alessandra Puglisi

L’Albaverde Traina Caltanissetta approda in B1 vincendo la doppia sfida finale playoff contro Terracina. Un trionfo che appare un premio meritato per la determinazione e il coraggio dell’intera compagine nissena, guidata dalla Presidente Oriana Mannella. Una promozione entusiasmante anche per il complesso di circostanze che hanno accompagnato la stagione delle nissene, specie nelle ultime settimane. Caltanissetta si aggiunge così a Modica, che aveva ottenuto la promozione qualche settimana prima. Le due squadre si erano a lungo contese il primo posto nel girone L durante la regular season, prima dello scatto finale piazzato dalla formazione modicana.

Albaverde, le finali playoff e la svolta

I playoff non erano iniziati nel migliore dei modi con la sconfitta in gara 1 a Torre Annunziata. Per Caltanissetta si prospettava la possibilità di vedere sfumare il sogno promozione ancora sul più bello, come accaduto nelle ultime due stagioni, all’esito di campionati sempre disputati al vertice. La dirigenza ha però avuto il coraggio di cambiare repentinamente e sostituire alla guida tecnica Marco Relato con la coppia MontagninoDi Grande. La mossa – che poteva apparire azzardata – ha invece pagato. Le gialloblù hanno prima vinto la serie con Cagliari e poi in finale Terracina. La gara di andata in casa era iniziata male con un acciacco di troppo a Serena Moneta e il primo set vinto agevolmente dalle ospiti. In quella occasione è però emerso una volta di più il carattere e la determinazione del gruppo, evidentemente rafforzatosi in maniera crescente nell’ultimo mese. Il secondo set vinto in rimonta, ai vantaggi (26-24) è sembrato dare una svolta alla gara. Il 3-1 conclusivo rappresentava sicuramente un vantaggio significativo in vista dello scontro decisivo in terra laziale. Le insidie in una finale però sono sempre dietro l’angolo e la gara di ritorno si è aperta in maniera sostanzialmente analoga a quella di andata. Il Terracina, infatti, si è aggiudicata il primo parziale (25-22), lasciando aperta la possibilità di una rimonta. Come nella gara precedente, Caltanissetta è andata sotto anche nel secondo set (9-5), ma non si è disunita, anzi ha risalito la china fino a pareggiare il conto dei set (22-25). A quel punto, Spena e compagne non hanno esitato di fronte all’occasione di chiudere il discorso e vincendo il terzo set si sono aggiudicate la promozione (20-25). La partita si è poi conclusa al tie-break, vinto da Caltanissetta.

“Vittoria paradossale”, le dichiarazioni del Ds Montagnino

Il direttore sportivo Sergio Montagnino ha tenuto a rimarcare che si tratta di una promozione storica che parte da lontano: “E’ una vittoria che segna un percorso. La persona più rappresentativa è Marta Zaffuto, partita dal minivolley alla B1, il simbolo di 18 anni di lavoro. È un traguardo arrivato progressivamente, una scalata di categoria in categoria. È giusto ricordare tutte le componenti che in questi anni hanno accompagnato questo cammino e ci hanno permesso di crescere”. Montagnino non si tira indietro nel descrivere le criticità della stagione: “È la vittoria più paradossale che possa esistere in un campionato, perché le componenti di un sistema che era stato costruito per vincere tutto ad un tratto sono impazzite, andando ognuno per la propria strada. Come dirigenza abbiamo avuto grande difficoltà a fare sintesi, con tutti, all’interno della dirigenza stessa, con la squadra e con l’allenatore. Era come una maionese impazzita. Questa non è la vittoria di tutti, perché ad un certo punto alcune componenti hanno remato contro e ora non è possibile condividere con tutti la felicità per la promozione. La nostra felicità è quella di un gruppo di persone che ci ha creduto fino alla fine”.

“Una vittoria della nissenità”

I ringraziamenti del Ds: “Ci sono tante persone da ringraziare, ma senza dubbio la prima è la Presidentessa, Oriana Mannella, che per nove mesi ha dovuto ingoiare tanti bocconi amari, ma ha voluto in tutti i modi che questa stagione andasse a buon fine. In secondo luogo, devo ringraziare mio fratello Fabrizio perché gli abbiamo chiesto dall’oggi al domani di mettersi in gioco e prendere in mano le redini della squadra, affrontando l’impegno come se fosse una semifinale di Champions. Lui e Mauro Di Grande vanno ringraziati perché ci hanno messo la faccia rischiando di fare brutta figura. E poi c’è un gruppo ristretto di persone che ci hanno creduto fino alla fine, anche quando sembrava che tutto andasse in malora. Infine, le ragazze. In maniera incredibile hanno capito che il nostro coraggio fosse anche il loro e hanno rimesso in discussione tutti i mesi precedenti per raggiungere l’obiettivo di inizio stagione.” Prosegue Montagnino: “Per me il nostro campionato sono state le quattro gare finali dei playoff. Quello è il vero campionato. Tutto quanto fatto prima, è stato fatto in maniera talmente confusionaria e sbagliata, rischiando di rompere tutto, che non riesco a considerarlo una cosa per cui ringraziare determinate persone. Il campionato l’abbiamo vinto nelle quattro gare finali.” Sulla piazza di Caltanissetta: “Questa è una vittoria della nissenità. Alcune persone si erano avvicinate per portare via questa squadra da Caltanissetta. La città ci ha supportato con entusiasmo, specie nella parte finale del campionato ed è proprio questo che ci ha spinto a dire di portare avanti il progetto, costi che quel che costi. Migliaia di persone si sono collegate a seguire la finale, ed è questa la vittoria di Caltanissetta. Devo ringraziare il Cavaliere Traina e il figlio, hanno preso un impegno all’inizio e lo hanno mantenuto fino alla fine, credendo nel progetto. Questo progetto è di Caltanissetta e per la città essere in B1 è una cosa bellissima ed entusiasmante.”

La felicità di Noemi Spena, capitano e bandiera

 

Per Noemi Spena, capitano e bandiera dell’Albaverde, questa promozione ha avuto un significato importante. Spena, originaria di Caltanissetta, è tornata nella sua città tre anni fa dopo una lunga carriera trascorsa fuori casa dall’età di sedici anni e con la voglia di inseguire ancora un sogno: portare a Caltanissetta la terza serie nazionale. Questo sogno, coltivato insieme al marito, Mauro Di Grande, dirigente della società nissena e assistent coach, è diventato presto una missione, in cui Noemi, sempre con la fascia da capitano e da protagonista in questi ultimi tre anni, ha messo cuore ed esperienza al servizio della sua squadra: “dopo tanti anni in campo non è la prima promozione che faccio ma questa conquistata a casa mia e davanti alla mia famiglia e ai tanti nostri tifosi, ha sicuramente un sapore diverso; da nissena e innamorata della pallavolo ho sempre sperato che potesse esserci una realtà locale importante e mi sembrava un peccato, considerato anche le buone strutture che abbiamo in zona e le tante persone del posto appassionate, che non ci fosse a Caltanissetta una prima squadra a rappresentare la città nel nazionale. Qualche anno fa il raggiungimento della B2 da parte dell’Albaverde è stato quindi per me una bella sorpresa ed è stato bello poter tornare e giocare nella mia terra di origine. Ma ancora più bello e inaspettato per me, già quarantenne, è stata questa promozione storica che mi ha dato la soddisfazione di aver contribuito in prima persona allo sviluppo e al successo del movimento volleistico a Caltanissetta! Sono felicissima e ancora incredula!”.

Spena: “La nostra forza? La coesione del gruppo”

Spena continua parlando della lunga e intensa stagione appena conclusasi e della svolta che il campionato ha avuto per la Traina nelle fasi finali: “non è stata una stagione sempre serena, ha avuto continui alti e bassi. La squadra aveva una buona forma e acquisito un buon ritmo di gioco solamente prima di Natale e la partita di andata con Modica ne è stata la dimostrazione. Purtroppo subito dopo c’è stata una lunga pausa che ci ha disorientato e ci ha fatto perdere anche quella carica che avevamo ottenuto grazie alla vittoria con una formazione così attrezzata come la Pvt. Nello scendere in campo a gennaio alla ripresa della competizione le sensazioni erano diverse e nell’affrontare il campionato, nonostante fosse ancora vivo il testa a testa con le modicane nella lotta per il primo posto, le cose sembravano essersi messe in salita. La sconfitta, poi, al primo turno dei playoff ci aveva molto demoralizzato e ci aveva fatto sentire spacciate. Per fortuna è arrivata la svolta. Nella trasferta in Sardegna per gara 2 il cambio in panchina ci ha dato nuova carica e nuova motivazione, ci siamo sentite responsabilizzate, io per prima, ma allo stesso tempo è stata un’iniezione di fiducia che la società ha avuto il coraggio di compiere nei nostri confronti. Perdevamo due set a 0 contro Cagliari e siamo riuscite a riprendere in mano la partita e di conseguenza a riprendere consapevolezza della nostra forza, che è la coesione del gruppo e l’armonia ritrovata proprio in quella vittoria in rimonta. Da lì ho avuto la percezione che alla fine ce l’avremmo fatta! Quella vittoria raggiunta in quel modo ha fortificato la nostra unione e l’ho capito dagli sguardi che ci siamo scambiate in campo e dall’equilibrio di gioco che abbiamo finalmente raggiunto. Ci siamo ritrovate e grande merito hanno avuto Fabrizio Montagnino che non ha esitato a credere in noi e a mettere a disposizione la sua esperienza, insieme a mio marito Mauro, che si è ritrovato, anche lui, ad avere in panchina un ruolo importante. Il suo contributo è stato soprattutto a livello psicologico, considerata anche la sua vicinanza a tutte le ragazze. Entrambi nel momento più caldo dell’anno posso dire che ci hanno fatto recuperare quelle energie mentali sprecate nel corso di una stagione lunga e a tratti difficile”. Ora che Noemi Spena è tornata a casa e trascinato la squadra ad un così importante traguardo ci sia aspetta che ci rimanga: “non so esattamente che progetti ha la dirigenza e magari è troppo presto ma posso dire fin d’ora che dopo quello che abbiamo condiviso sarà eventualmente un piacere mettermi a disposizione della società per dare in qualche modo il mio aiuto e il mio supporto”.

Le siciliane nel prossimo campionato di B1

Modica e Caltanissetta si uniranno dunque alle altre siciliane di Serie B1. Caltanissetta si gode la promozione nell’attesa di cominciare a programmare il primo storico campionato nella terza serie nazionale; mentre Pvt Modica è già a lavoro ed è subita ripartita con l’acquisto di mister Marco Relato, reduce dall’esperienza non portata a termine all’Albaverde e con la riconferma del capitano palleggiatrice, oramai una colonna della formazione modicana, Michela Brioli. In B1 ci saranno in primis, l’Energy System Catania, quest’anno assoluta protagonista di un campionato di vertice, che ha mancato la promozione in Serie A2 per un soffio a causa della sconfitta contro la Pallavolo Castelfranco. La Gesancom Fly Volley Marsala dopo aver sfiorato i playoff, ha appena annunciato Luca D’Amico, ex PVT Modica, come nuova guida tecnica per la prossima stagione, che per il sodalizio lilibetano, considerato il primo colpo di mercato (l’esperta schiacciatrice Beatrice Pozzoni) si preannuncia sempre di alta classifica. Ormai una presenza consolidata per la terza serie Farmacia Schultze Santa Teresa di Riva. Il novero delle siciliane in B1 non comprenderà invece Hub Ambiente Teams Volley e Volley Terrasini, retrocesse in B2.

Le siciliane di B2

Nonostante la doppia promozione di Modica e Caltanissetta e la doppia retrocessione di Catania Volley e Com.Fer Palermo, il roster di squadre isolane in B2 si preannuncia come sempre ampio. Promossa dalla serie C, nel gruppo delle siciliane ritorna nelle serie nazionale la Stefanese Volley. Autrice, inoltre, della promozione diretta dalla serie C, la Fenice Volley di Erice. Tutte protagoniste di un buon campionato rispetto agli obiettivi iniziali, ci saranno sempre CUS Catania, Volley Valley Funivia dell’Etna, Bricocity Galpe Alus Mascalucia, La Saracena (con il nuovo coach Peppe Romeo in sostituzione di Domenico Fazio) e la giovane MedTrade Palermo animeranno la contesa, sognando per la prossima stagione alcune chissà di ripetere i successi colti da Modica e Caltanissetta in quella appena trascorsa.