L’Italia domina gli Europei di atletica leggera e chiude a quota 24 medaglie

di Edoardo Ullo

Oro all’inizio, oro in chiusura. L’Italia dell’atletica leggera si conferma grande agli Europei di Roma e nell’ultima giornata conquista altre quattro medaglie. Gli azzurri chiudono la kermesse di casa al primo posto con 24 podi complessivi con 11 ori, nove argenti e quattro bronzi. Un record clamoroso che certamente non potrà che accrescere il movimento della Regina degli Sport.

Un dominio sperato ma che nel corso dei sei giorni di gare si è concretizzato anche nell’ultimo giorno. Un sogno sportivo ad occhi aperti.

Quattro, dicevamo, le medaglie. In ordine strettamente cronologico la serata inizia con la staffetta 4×400 maschile che centra l’argento, poi il bronzo di Pietro Arese nei 1500 metri, un altro argento nel salto in lungo femminile grazie a Larissa Iapichino e, come già accennato, l’oro della 4×100 maschile.

La staffetta 4×400 maschile argento

L’ultima serata di gare per l’Italia parte con il quarto posto della 4×400 femminile con 3’23″40 che vale il record italiano trascinato anche dalla Alice Mangione, ultima frazionista. Il podio continentale è poco distante ma non è raggiuto.

Poco dopo, però, arriva una grande prestazione della 4×400 maschile che va a podio in un Europeo dopo Helsinki 1971. Ci pensano Luca Sinto, Vladimir Aceti, il palermitano d’adozione (tesserato nel Cus oltre che nelle Fiamme Gialle) Riccardo Meli e da Edoardo Scotti. Il merito di questa squadra quella di saper far fronte alle difficoltà. Privi all’ultimo minuto di Alessandro Sibilio, punta di diamante che soltanto 24 ore prima aveva vinto l’argento nei 400 metri ad ostacoli con tanto di primato nazionale, ha dovuto dare forfait per noie muscolari. Al suo posto Riccardo Meli che si era ben comportato il giorno prima in semifinale.

Parte in prima frazione Luca Sito che chiude il giro di pista al secondo posto col crono di 45″13. Al primo cambio la situazione vede il Belgio avanti, poi l’Italia e l’Ungheria.

Il testimone passa a Vladimir Aceti che lotta spalla a spalla con gli avversari e porta in testa gli azzurri grazie al tempo di 45″35. A metà gara è Italia, Francia, Belgio. Riccardo Meli, raccoglie il testimone e difende come un leone la prima posizione fino ai 200 metri finali della sua frazione chiusa con un parziale di 45″87. Il Belgio torna in vetta, poi gli Azzurri e la Francia.

Scotti inizia l’ultima frazione e si invola all’inseguimento del Belgio ma deve guardarsi dalla rimonta della Germania. Alla fine Alexander Doom chiude al primo posto; Scotti precede di un centesimo di secondo il tedesco Emil Agyekum. Frazione grandiosa per Scotti in 44″46.

L’argento di Larissa Iapichino nel salto in lungo

Capolavoro Iapichino nel salto in lungo femminile. La giovanissima azzurra figlia d’arte (mamma Fiona May e papà Gianni Iapichino) conquista l’argento nella pedana di casa al termine di una serie importante.

Larissa Iapichino parte forte con un 6.82, poi 6.84. Terzo salto nullo. Al quarto si migliora con 6.86 e poi 6.90. Non basta però per il podio che dista un solo centimetro. Ma la lunghista azzurra è una tigre e nel momento decisivo trova il cilindro dal cappello con un balzo da 6.94 che è il recondo europeo under 23 che le vale l’argento.

Meglio di lei la tedesca Malaika Mihambo che già nel secondo salto con 7.22 (ed un – 1,4 metri di vento al secondo) stacca tutte e prenota il gradino più alto del podio. La misura è la migliore di questo 2024.

Terzo posto per la portoghese Agate De Sousa con 6.91. Stessa misura per la tedesca Mikaelle Assani ma podio per la lusitana in virtù di un secondo salto migliore rispetto all’avversaria (6.87 contro 6.71).

Arese è di bronzo nei 1500

Finalmente Arese. Il mezzofondista torinese in forze alle Fiamme Gialle conquista una medaglia continentale e dopo diversi quarti posti (Giochi del Mediterraneo ed Europei del 2022, gli Europei e quelli di Cross dello scorso anno) sfata il tabù e vince il bronzo nella finale dei 1500. Domina il norvegese Jakob Ingebrigtsen in 3’31″95, poi il belga Jochem Vermeulen (3’33″30). Poi l’italiano Arese in 3’34″34 e per un soffio ha avuto la meglio sull’altro belga Ruben Verheyden.

Gli altri italiani hanno chiuso più lontani ma hanno fatto gioco di squadra per il compagno: Ossama Meslek 14mo in 23’36″35, alle sue spalle Federico Riva in 3’37″37.

La staffetta 4×100 vola

L’apoteosi arriva nell’ultima gara del palinsesto. La 4×100 è oro e domina nettamente la finale. Il siracusano Matteo Melluzzo, il campione olimpico ed europeo Marcel Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu divorano la pista dell’Olimpico ed in 37″82 conquistando l’oro continentale. Praticamente annichilite le avversarie staccate di oltre mezzo secondo.

Al secondo posto i Paesi Bassi (Elvis Afrifa, Taymir Burnet, Xavi Mo-Ajok e Nsikak Ekpo) in 38″46. Terzo gradino del podio per la Germania (Kevin Kranz, Owen Ansah, Deniz Almas e Lucas Ansah-Peprah) in 38″52.

Medagliere, Italia al comando

L’Italia per la prima volta nella storia vince il medagliere con 24 podi: 11 ori; 9 argenti e 4 bronzi. Secondo posto per la Francia a quota 16 (4 ori; 5 argenti e 7 bronzi); gerzo per la Gran Bretagna (4 ori; 4 argenti e 5 bronzi). In un medagliere che ha visto figurare 27 nazioni.

Alla viglia Stefano Mei, il presidente della Fidal (federazione italiana atletica leggera) sperava in almeno 15 medaglie, 18 sarebbero state auspicabili, 24 invece è un grosso viatico in vista dei Giochi Olimpici di Parigi che sono sempre più vicini. Più del doppio rispetto agli 11 allori complessivi di Monaco 2022 e quattro volte in più rispetto a Berlino 2018. Una edizione da ricordare e che certamente farà sognare a lungo quasi quanto le emozioni olimpiche di Tokyo 2020.

Record italiani

Undici i record nazionali battuti in questa straordinaria edizione degli Europei di atletica leggera. Eccoli.

  • Luca Sito (400) 44″75
  • Lorenzo Simonelli (110hs) 13″20
  • Lorenzo Simonelli (110hs) 13″05
  • Alessandro Sibilio (400hs) 47″50
  • Dario Dester (decathlon) 8235 punti
  • Zaynab Dosso (100) 11″01
  • Nadia Battocletti (5000) 14’35″29
  • Nadia Battocletti (10.000) 30’51″32
  • Sveva Gerevini (eptathlon) 6379 punti
  • Ilaria Accame, Giancarla Trevisan, Anna Polinari, Alice Mangione (4×400 donne) 3’23″40
  • Luca Sito, Anna Polinari, Edoardo Scotti, Alice Mangione (4×400 mista) 3’10″69.