Le notti magiche dei siciliani agli Europei di atletica, staffette super all’Olimpico

di Edoardo Ullo

C’è più di un pizzico di Sicilia nei trionfi Azzurri ai campionati europei di atletica leggera che si sono conclusi trionfalmente ieri allo stadio Olimpico di Roma con l’oro della staffetta 4×100 lanciata dal siracusano Matteo Melluzzo.

Già teatro delle notti magiche 34 anni grazie ai gol di Totò Schillaci nella Nazionale ai mondiali di calcio di Italia 90, questa volta è stata la pista dello stadio Olimpico a regalare mille emozioni.

Se l’Italia ha vinto 24 medaglie chiudendo il medagliere abbondantemente in testa a tutti per la prima volta nella storia della kermesse continentale, bene hanno fatto gli atleti isolani. Nella fattispecie gli staffettisti. Alice Mangione, Riccardo Meli e, appunto, Matteo Melluzzo hanno portato tre medaglie al movimento isolano nelle staffette 4×400 mista, 4×400 uomini e 4×100.

Ma bene anche gli altri partecipanti siciliani. Osama Zoghlami nei 3000 Siepi è arrivato bene in finale dove ha avuto una condotta coraggiosa ed a 200 metri dalla fine era in lotta per una medaglia e confermarsi sul podio dopo il bronzo diventato argento molti mesi più tardi di Monaco 2022.

L’oro di Melluzzo

Partiamo con il risultato più importante centrando il titolo continentale ieri nella staffetta 4×100. Il siracusano Melluzzo, già bravo nella semifinale del giorno precedente, parte dai blocchi di partenza e lancia il trionfo Azzurro chiudendo la prima frazione in testa in 10’45” dando il testimone a Marcell Jacobs. Il campione olimpico ed europeo in carica brucia la pista e con parziale di 8″98 (lanciato, naturalmente) dà il cambio a Lorenzo Patta che disegna una curva perfetta, mantiene il vantaggio ed offre sul rettilineo finale il testimone a Filippo Tortu. Quest’ultimo vola via e distanzia ancora di più tutti gli altri fermando il cronometro complessivo col crono di 37″82. Letteralmente asfaltate Paesi Bassi e Germania.

Melluzzo si rifà della beffa dei 100 metri quando dopo aver brillantemente superato il turno preliminare, in semifinale aveva stabilito il suo record personale. Peccato fosse tutto fermo per la squalifica di un atleta per falsa partenza. Nel recupero si è poi fermato mancando una qualificazione alla finale che pareva alla portata. La staffetta è stato il suo riscatto.

Meli sostituisce Sibilio e va in visibilio

Nella serata di ieri, poco prima, il palermitano d’adozione Riccardo Meli aveva centrato l’argento nella staffetta 4×400. Il velocista delle Fiamme Gialle e Cus Palermo era già stato bravo nella semifinale contribuendo alla buona qualificazione Azzurra all’epilogo.

Ieri sera, però, pochi minuti prima della partenza, Alessandro Sibilio – che la sera prima aveva vinto l’argento con tanto di record nazionale nei 400 ostacoli – ha dato forfait per noie muscolari. Per lui terza frazione condotta molto bene nella quale ha battagliato e resistito in seconda posizione cedendo poi ad Edoardo Scotti il testimone dell’ultimo giro di pista che ha poi consacrato l’Italia seconda portando la 4×400 ad un podio continentale dopo Helsinki 1971. Scusate se è poco.

Mangione d’argento nella 4×400 mista, record nella 4×400 donne

Europeo da incorniciare anche per Alice Mangione. La velocista nissena conferma il suo percorso di crescita. Non solo per la medaglia d’argento vinta nella 4×400 mista ma anche per il podio sfiorato ieri sera con la 4×400 femminile in una squadra che ha fatto il record nazionale finendo quarta. Potrebbero esserci soddisfazioni anche alle Olimpiadi. Non solo per lei, ma per tutti.