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Musi lunghi Ferrari dopo Barcellona, con Sainz e Leclerc ai ferri corti

Musi lunghi in casa Ferrari, dove all’indomani del gran premio di Spagna si respira un’aria piuttosto tesa. A pesare sull’umore della scuderia di Maranello è in prima battuta la gara incolore portata a termine con un quinto e un sesto posto, rispettivamente di Leclerc e Sainz, i quali tra l’altro non se le mandano a dire per un sorpasso fratricida che ha lasciato degli strascichi. Ad ogni modo l’idillio di Montecarlo è finito, e sembrano davvero lontani i giorni in cui Leclerc vinceva, felice del suo primo successo davanti al pubblico di casa propria, e Sainz era contento per averlo aiutato a realizzare un sogno cullato da anni. Da allora non è passato nemmeno un mese, però prima il gp del Canada, e adesso la gara di Barcellona hanno ricacciato indietro le Ferrari.

Lontani dal podio

Se nelle zone del podio è stabile e ben salda la presenza di Verstappen, vincitore anche ieri pur con qualche patema di troppo, è evidente come il posto delle rosse sia stato ormai preso dalle McLaren, soprattutto grazie  ad un Norris stellare, secondo in Spagna, seguito dalle due Mercedes di Hamilton e Russell, terzo e quarto. Dietro arrancano i ferraristi, con Leclerc che recrimina per non aver soffiato la quarta posizione a Russell in un finale di gara che l’ha visto in crescendo.

Malumori e accuse

Ben poca cosa certo, ma a guastare ancora di più un quadro abbastanza fosco ci sono pure i battibecchi tra il monegasco e l’iberico, compagni di box il cui rapporto sembra essersi raffreddato. Leclerc non ha gradito il sorpasso subito al terzo giro da Sainz, che lo avrebbe toccato danneggiandogli l’ala anteriore. il numero 16 parla di una manovra “scorretta e non giusta”. A sentire l’altra campana, quella del numero 55, invece tutto è stato lecito: “Non posso stargli dietro tutta la vita”, sbotta lo spagnolo. Di ciò sicuramente parleranno con il team manager Fred Vasseur, al quale spetta il compito di ricomporre il dissidio in vista del gran premio d’Austria, in programma domenica prossima (30 giugno), nella speranza di poter rivedere una Ferrari se non vincente, almeno combattiva.

(foto X)

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Published by
Alessandro Teri