World Company Sport Games, chiusa la quinta edizione Catania 2024

di Alessandra Puglisi

Catania 2024, la quinta edizione degli World Company Sport Games si è chiusa ufficialmente domenica. La kermesse sportiva, organizzata dallo Csain (Centri Sportivi Aziendali Industriali) Italia e Sicilia, ha offerto un riscontro importante in termini di numeri, internazionalità e valori.

La cerimonia di chiusura

Sabato sera è andata in scena la cerimonia di chiusura al Centro Fieristico Le Ciminiere di Catania, nel cui anfiteatro si è assistito al passaggio della bandiera dell’evento agli organizzatori della prossima edizione, che si terrà nel 2026 in Danimarca, a Frederishavn. Al centro della serata conclusiva, presentata da Ruggero Sardo e Vitaliana Ardita, la suggestiva esibizione dei ragazzi dell’Asd Il Dojo, guidati dal Maestro Cosimo Costa, che hanno mostrato vari segmenti di ju-jitsu (stile mizu ryu), esprimendo anche un importante messaggio sociale contro la violenza sulle donne. La musica del “Babil on suite” ha poi segnato un divertente momento di festa, condiviso da tutti i partecipanti: atleti, tecnici, dirigenti.

Il messaggio di pace

Il Mondiale di Catania ha avuto tanti contenuti sociali ed è stata espressione di molti valori. Il gioioso confronto tra atleti lavoratori di tutto il mondo ha lanciato un chiaro messaggio di pace in netto contrasto con il momento storico che il mondo sta vivendo dilaniato in molti paesi da pesanti e perduranti conflitti bellici. Il punto espressivo più alto in tal senso è stato raggiunto con la sfida amichevole nel basket 3×3, giocata nel campo all’aperto di Piazza Battiato dalle delegazioni di Iran e Israele, che hanno così dato esempio di fratellanza umana e convivenza pacifica tra i popoli.

Chiude la corsa podistica

Quanto alle gare, il gran finale del programma sportivo è stato affidato al podismo con enorme successo. Ben 767 iscritti hanno preso parte alla corsa podistica, che si è svolta sulle due diverse distanze di 5 e 10 km, ricalcando il percorso dello storico Trofeo Sant’Agata. La competizione è stata emblematica del connubio dell’evento tra agonismo e turismo, essendo stati questi Giochi occasione di competizione e allo stesso tempo di scoperta delle bellezze naturali e culturali del territorio per tutti partecipanti.

Le gare

I tre giorni di gare si sono svolte grazie a un’imponente macchina organizzativa che ha necessariamente avuto un notevole dispiegamento di forze sia a livello di coordinamento globale sia a livello pratico che nelle singole strutture. Sono stati ben 40 gli impianti occupati e siti, non solo nella città di Catania, ma anche nei Comuni di Siracusa, Pergusa (Enna), Acireale, Maletto, Sant’Agata Li Battiati, San Gregorio, Mascalucia, Gravina, Castiglione, Linguaglossa. Le disciplina in programma sono state ben 31, di cui 3 paralimpiche e sono state svolte in più categorie raggiungendo nella maggior parte dei casi anche un buon livello agonistico e negli sport più vari (singolari il calcio camminato e il petanque). Il programma si è concluso sabato mattina con le finali di beach volley alle Capannine di Catania, di Calcio a 5 e 7 (il calcio è stata la disciplina più partecipata, con il 20% circa degli iscritti alla manifestazione), la pallavolo nell’Over 40, il badminton, il basket Over Maschile e il calcio balilla. Emozioni particolari nell’ultima giornata di gare? vissute con un pizzico di malinconia per l’imminente fine del soggiorno  a Catania, la cui ospitalità è stata efficiente e calorosa.

Inclusività

World Company Sport Games hanno avuto anche una bellissima nota di inclusività riflessa nelle prestazioni del colonnello Carlo Calcagni che ha conquistato tre medaglie d’oro nell’atletica gareggiando insieme ai normodotati (100 metri, 400 metri, 1500 metri ) e raggiungendo il record paralimpico del mondo nei 1500 metri. Inoltre, Calcagni ha corso e vinto nella gara di ciclismo a Pergusa, nella categoria paralimpica, completando la sua straordinaria partecipazione ai Giochi di Impresa con 8 medaglie d’oro complessive.

Per gli atleti dei gruppi aziendali è stata un’opportunità, oltre che di divertimento e di vacanza, di socialità e di confronto, tra culture diverse ma anche tra i colleghi stessi con il risultato di averne rafforzato i rapporti sul lavoro e lo spirito di collaborazione.

Insomma, a ben vedere tutti gli obiettivi della manifestazione sono stati raggiunti con grande soddisfazione da parte degli addetti ai lavori e anche dei vertici Csain e Wfcs.

Le dichiarazioni finali

In primis, il presidente nazionale dello Csain, Luigi Fortuna. Amicizia, condivisione, ma soprattutto l’importanza di rivedersi ogni due anni per chi opera nel mondo aziendale a esaltare il binomio sport-impresa. Questa è la grande forza del Mondiale dello Sport d’Impresa. Un ringraziamento particolare al Coni e Sport Salute per la macchina organizzativa. Da catanese sono orgoglioso di quanto svolto in questi cinque giorni”.

Il Vicepresidente mondiale Wfcs, Umberto Ilardo. “Catania, la definisco come Parigi. Perché si associa ad alcune grandi capitali mondiali dove si terranno i prossimi eventi analoghi a quelli che abbiamo visto in scena in questi giorni. Abbiamo ospitato una grande manifestazione dall’indice di gradimento molto elevato. Tutti si sono divertiti e alle gare hanno fatto da cornice ospiti di rilevanza internazionale. Non resta che essere felici e soddisfatti per quel che si è espresso”.

Il Vicepresidente vicario nazionale, Salvo Spinella, ricorda gli apprezzamenti ricevuti e il ritorno d’immagine per “la nostra splendida Catania”. “Ne ha beneficiato non solo lo sport ma anche il turismo: vorrei ringraziare il sindaco Enrico Trantino e l’Assessore allo sport Sergio Parisi per la disponibilità delle strutture. Grazie anche a Coni, nella persona del vicepresidente regionale Enzo Falzone, e a Sport e Salute. Senza dimenticare lo staff organizzativo, da chi ha curato la logistica al volontariato, Catania esprime figure professionali che hanno la volontà di far fare bella figura a questa città”.

Enzo Falzone, vicepresidente vicario del Coni Sicilia, promuove il lavoro di squadra: “Sono stati giorni intensi, appassionanti e ricchi di sport. Si è giocato complessivamente in 40 location. Ho ammirato l’abnegazione profusa da chi ha organizzato l’evento, da chi ha collaborato attivamente, dai Comuni che ci hanno accolto e ospitato le gare. È stata una straordinaria festa di sport e di vita, molto condivisa sin dalla cerimonia inaugurale”.

Il Presidente Wfcs Didier Besseire: Con immenso piacere siamo giunti alla conclusione di questi giochi dai numeri di un certo livello. Trenta paesi in gara, quattromila atleti, una cornice straordinaria come Catania, patrimonio dell’Unesco. Un sentito grazie per il lavoro del comitato organizzativo, da elogiare per quel che ha dato alla nostra federazione”.