Spagna – Germania Ovest, il pallone racconta la battaglia di Parigi

di Valentino Sucato

Nel campionato europeo del 1984 disputato in terra  francese, Spagna e Germania Ovest si incontrarono nel girone B della fase finale .

Spagna e Germania O. al bivio

Era l’ultima giornata e gli spagnoli che ottenuto solo due pareggi con Portogallo e Romania, incontravano la Germania occidentale che di punti ne aveva tre avendo vinto e pareggiato le prime due gare. Spagna dunque obbligata a vincere o viceversa rischiava di andare a casa, ai tedeschi bastava anche un pari.

Occhi, anzi orecchio, al Portogallo

E comunque tutti con l’orecchio poggiato sulle radioline sintonizzate sulla gara di Nantes dove Portogallo e Romania stavano pareggiando 0-0 che se fosse diventato risultato finale poteva andare bene agli spagnoli.

La cronaca del primo tempo

Si parte e al 3′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Allofs, Briegel saltava di testa e mandava la palla ad accarezzare l’incrocio dei pali della porta di Arconada. La difesa spagnola vacillava  sotto l’incalzante pressione dei tedeschi. La Spagna comunque reagiva e si affacciava fino davanti l’area avversaria dove gli attacchi iberici sbattevano nel muro tedesco. Al 21′ azione fotocopia con ancora Briegel che sempre su calcio d’angolo battuto dalla sinistra dal solito Allofs, si alzava prepotentemente in area ispanica e mandava di testa la palla a sbattere contro la traversa. Al 25′ Goicoechea, il difensore dell’ Atletico di Bilbao  (rimasto tristemente famoso per l’entrata assassina nei confronti di Maradona) colpiva Voeller da tergo, alla caviglia, con il tedesco che conseguentemente era costretto ad uscire dal campo. Al 27′ Allofs dal limite dell’area e mandava sul palo di Arconada. La corrida spagnola non era finita e a farne le spese fu anche Rummenigge al 28′ colpito da Camacho in un duello aereo. Proprio Camacho alla fine del primo tempo veniva falciato in area spagnola da tergo da Stielike. Il rigore  battuto da Carrasco veniva parato da  Schumacher.

Il secondo tempo

Nel secondo tempo la Spagna entrava in campo con undici uomini forsennati che alzavano continuamente il ritmo e attuavano un pressing asfissiante. La Germania fiutava il pericolo e tentava di chiudere la gara. Al 10′ una punizione di Allofs è respinta da  Arconada.  Carrasco al 13′ saltava Stielike ma l’ottimo Schumacher salvava i tedeschi. Al 28′ c’è l’antipasto di quello che si sarebbe poi realizzato nel finale, Stielike salvava sulla linea, con Schumacher battuto su colpo di testa di Maceda. Al 83′ le radioline annunciano il vantaggio dei portoghesi sui rumeni. La Spagna a quel punto sarebbe stata fuori. Tutto ciò riscalda gli spagnoli i quali si catapultano in dieci dalle parti di Schumacher. Siamo al 90′ (a quel tempo si recuperava molto poco) e su cross di Camacho, Maceda faceva gonfiare la rete di Schumacher: è 1-0. E subito dopo il fischio del cecoslovacco Christov che sanciva la fine della partita più bella di quello europeo e la qualificazione della Spagna alle semifinali.

Spagna in finale

Qui incontrò i danesi poi battuti ai rigori. Gli spagnoli arrivano in finale battuti però dai padroni di casa, la Francia di Platini, Tigana, Giresse, Genghini.