Cosa succede a Jannik Sinner? Tutti si aspettavano che il numero 1 al mondo potesse arrivare fino in fondo allo Slam inglese, ed invece per lui arriva uno stop inatteso fermandosi ai quarti di finale di Wimbledon. Certo la sconfitta che mette fuori dai giochi l’italiano arriva per mano di un signor giocatore come Medvedev, con il quale Jannik vinse la finale degli Australian Open a gennaio, ma che ora ha rappresentato un ostacolo invalicabile. A pesare sull’esito del match, finito 6-7/6-4/7-6/2-6/6-3 per il russo, però c’è un malessere accusato da Sinner, che evidentemente non era al cento per cento della condizione.
L’episodio incriminato è avvenuto nel terzo set, sul 2 a 1 per Medvedev, quando l’italiano ha chiesto l’intervento medico, rimanendo seduto per alcuni minuti, dopo aver avuto un giramento di testa. Dopodiché il tennista altoatesino è andato negli spogliatoi, dai quali è tornato passati una diecina di minuti. Una volta ripreso a giocare Sinner è sembrato riprendersi, rimettendosi pure in carreggiata con la vittoria del quarto set, che ha portato i due sul 2-2. Ma il parziale decisivo ha visto Medvedev dominare, garantendosi così l’approdo in semifinale.
Per Sinner l’uscita anticipata da Wimbledon lascia parecchie recriminazioni, soprattutto perché inaspettata. Il numero uno sembrava essersi ripreso pienamente dopo il problema all’anca che l’aveva costretto a ritirarsi dal torneo di Madrid, ed ultimamente ha pure vinto ad Halle sull’erba. Il ko odierno contro Medvedev può sempre essere un incidente di percorso, ma comunque pesa il secondo stop consecutivo in uno Slam, che segue all’eliminazione nella semifinale del Roland Garros per mano di Alcaraz. Viene perciò da domandarsi se Sinner non inizi a sentire il peso della responsabilità in appuntamenti così importanti, dove tra l’altro è chiamato a legittimare il primo posto nel ranking. Intanto gli toccherà un po’ di riposo, in vista degli Us Open a fine agosto, sperando che ci arrivi in piena forma sia fisica che mentale.
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