Succede di tutto nella tappa 13 del Tour, ma alla fine vince Philipsen

di Redazione

Doveva essere una tranquilla tappa per velocisti, ed invece oggi al Tour de France se ne sono viste di tutti i colori, tra fughe, ventagli, attacchi e cadute, che hanno preceduto lo sprint finale. Il vincitore della frazione numero 13, da Agen a Pou, è Jasper Philipsen grazie ad uno spunto sul traguardo che non ha lasciato spazio ai pochi contendenti rimasti nel gruppo di testa nell’ultimo chilometro, primo tra tutti un deluso Wout Van Aert. Ma ad averla scampata bella sono soprattutto gli uomini di classifica, riuisciti nell’impresa di non cadere in una delle tante insidie dissemimate sul tracciato, e rimanendo a posizioni invariate con Tadej Pogacar sempre maglia gialla, Remko Evenepoel secondo a 1’06 e Jonas Vingegaard terzo a 1’14”.

Gruppo in allarme

Però che fatica è stata portare a termine la tappa odierna, soprattutto fare in modo che per le scquadre dei velocisti i piani non andassero tutti all’aria, anche dopo aver ripreso una fuga a quattro quando ancora di chilometri da percorrere ce n’erano una settantina. A tenere tutti in allarme è stato il forte vento laterale, che ha frazionato il gruppo in più parti. Non è mancato nemmeno lo spunto di Pogacar, che vedendo Vingegaard un po’ indietro ha pure tentato di forzare il ritmo per fare in modo che il danese si staccasse dai migliori, però con un nulla di fatto. Una volta arrivati nell’ultimo chilometro c’è stata pure una caduta, che ha lasciato in avanscoperta un manipolo di pretendenti alla vittoria di tappa, tra i quali alla fine a spuntarla è stato Philipsen.

(foto Facebook @Le Tour de France)