Giro Women, solo 1 secondo divide Longo Borghini e Kopecky per la vittoria

di Alessandro Teri

Fino all’ultimo metro, fino all’ultima goccia di sudore, il duello per la maglia rosa del Giro d’Italia Women tra Elisa Longo Borghini e Lotte Kopecky ha lasciato senza fiato le due protagoniste di una battaglia estrema, sulle pendenze severe del Blockhaus, salita abruzzese dal nome che sa di Dolomiti. La settima tappa della corsa rosa al femminile ha rispettato le attese, con una doppia scalata di 16 chilometri che prometteva spettacolo, ma che non ha deciso le sorti della classifica generale. Tra l’italiana e la belga rimane un secondo di distacco, prima della frazione conclusiva di domani.

Marcamento stretto

Intanto oggi si è già assistito ad uno spettacolo di alta scuola, che ha premiato l’australiana Neve Bradbury con il successo di tappa, alla fine dei 120 chilometri in programma, grazie ad un attacco ai meno otto dal traguardo, che le ha consentito di guadagnare più di un minuto sulle avversarie. Dietro la vincitrice si è assistito ad un marcamento stretto da parte di Kopecky su Longo Borghini, che più volte ha testato la resistenza della campionessa del mondo, rimasta però sempre attaccata alla leader della classifica generale. Quindi in cima al Blockhaus è andato in scena un testa a testa entusiasmante tra le due, intente a contendersi gli abbuoni di giornata restanti, con Kopecky ad avere la meglio nello sprint ad alta quota, che le permette di portarsi ad un solo secondo dalla maglia rosa, che comunque è sempre di Longo Borghini.

Tutto ancora in gioco

Perciò domani ci si gioca tutto nell’ottava e conclusiva tappa, da Pescara a L’Aquila, per un totale di 117 chilometri, con una prima parte tutta in salita, prima di affrontare la temuta ascesa di Castel del Monte ai piedi del Gran Sasso. Dunque l’ultima lunga discesa di quasi 20 chilometri conduce alle porte di L’Aquila, dove il breve strappo di Acquasanta fa da preludio al rettilineo finale sul quale chi arriverà per prima potrà vincere il Giro Women.

(foto LaPresse)