Le Olimpiadi di Michele Basile “l’Italia ha una bella squadra, possiamo fare molto bene”
di Omar MenolascinaAtletica leggera20 Luglio 2024 - 10:26
Consapevolezza ed entusiasmo sono le parole più gettonate dall’Italia dell’atletica leggera. C’è fiducia a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi, dove la “regina degli sport” vedrà impegnati 76 azzurri (39 uomini e 37 donne). Tra questi, i sette campioni olimpici di Tokyo 2020, a partire dall’oro olimpico, mondiale ed europeo in carica Gianmarco Tamberi, portabandiera nella cerimonia inaugurale di venerdì 26 luglio.
Basile: “Gli ultimi tre anni sono stati incredibili”
“Abbiamo una bella e numerosa squadra – racconta Michele Basile, il tecnico del Cus Palermo, coordinatore federale dei salti in estensione -. Gli ultimi tre anni sono stati incredibili per il movimento, tanto da porci alla ribalta mondiale per i risultati e le prestazioni ottenuti. I ragazzi, pur consapevoli della responsabilità, vivono la situazione con la necessaria tranquillità e, soprattutto, vogliono sempre andare a vincere. Anche i siciliani convocati Alice Mangione, Riccardo Meli, Matteo Melluzzo e Osama Zoghlami, che conosco bene, potranno dire la loro ed è questo un motivo di orgoglio per la nostra terra”.
Uno slancio positivo che ritroviamo nel salto il lungo e nel triplo, le sue discipline: “Siamo contenti del gruppo che porteremo in Francia. Mattia Furlani e Larissa Iapichino hanno grandi possibilità di andare a medaglia nel lungo, avendo trovato un’ottima continuità di salti ad alto livello. Rappresentano entrambi il nostro presente ed il futuro, adesso, intanto, sono da podio, anche se dovranno vedersela con avversari molto forti. Peccato non sia con loro Filippo Randazzo, che, dopo un periodo caratterizzato da alcuni infortuni, ha dato tutto per esserci, cercando sia la misura che manifestazioni internazionali che potessero dargli la possibilità di rientrare in classifica. A Tokyo andò in finale e avrebbe avuto i mezzi per concedere il bis”.
Furlani, Iapichino e Diaz puntano alle medaglie
Per quanto riguarda il triplo? “Andy Diaz è appena rientrato, facendo segnare subito 17,00 metri con una rincorsa ridotta. Un’ottima risposta. Per lui Parigi, oltre a rappresentare il debutto assoluto con la maglia dell’Italia, assume un enorme valore. Non vede l’ora di essere in pedana e vuole salire sul podio. Andrea Dallavalle e Emmanuel Ihemeje hanno i colpi per stupire e qualificarsi per la finale, così come Dariya Derkach. Per Ottavia Cestonaro queste Olimpiadi sono il meritato premio per la caparbietà dimostrata dopo una lunga assenza, determinata da un serio infortunio”.
Michele Basile come vivrà questa affascinante esperienza? “Sarò emozionato entrando allo Stadio Olimpico di Parigi. E’ la mia prima Olimpiade da tecnico dell’Italia, a Londra ero il personal coach di Simona La Mantia. Seguo un gruppo di atleti che può darci indimenticabili soddisfazioni. Sono fiducioso che la Nazionale possa recitare un ruolo importante. Nei momenti liberi seguirò anche gli altri sport, ho comprato il biglietto per assistere ad un quarto di finale del basket. Le Olimpiadi sono un evento unico e, nonostante le doverose restrizioni che avremo per ragioni di sicurezza, vanno vissute intensamente”.