Il calcio mercato rosanero del campionato 1978/79 con la squadra in serie B è focalizzato sull’obiettivo Serie A sfiorata il campionato precedente (quello vinto dall’ Ascoli dei record) con un finale che fu un vero e proprio suicidio. Il presidente è Renzo Barbera in panchina c’è Ferdinando Veneranda.
All’ ombra del Monte Pellegrino arrivano calciatori di esperienza, Arcoleo dopo qualche hanno al Genoa rientra nella società di viale de Fante e con Ignazio arrivano Vermiglio, Maritozzi, Gregorio, Montenegro e Silipo considerato il vero colpo-mercato estivo dei rosa. Fausto, catanzarese doc ha esperienza da vendere e rappresenta una vera e propria garanzia. Dieci anni al Catanzaro con campionati di A e B e una stagione con il Genoa conclusa con una cocente delusione la retrocessione dei rossoblù dalla A alla B.
Si inizia con la Coppa Italia quella che pii portò i rosa in finale persa ai supplementari con la Juventus a Napoli per 2-1. L’esordio di Coppa è in casa con il Verona finirà 1-1 con Fausto che pareggia nei minuti finali in gol scaligero di Stefano Trevisanello. Un ottimo inizio per il difensore calabrese che è un jolly di difesa, un laterale destro ma anche libero. Con il gol non ci dovrebbe essere feeling. E anzi fa di tutto per non farne realizzare agli avversari. E così sarà. Ma con una leggera anomalia, Silipo in campionato quell’ anno giocherà 30 partite realizzando quattro reti, la prima irrilevante ma con un gusto particolare visto che lui aveva giocato nel Genoa. Si tratta del gol della bandiera nella gara esterna con la Sampdoria finita 3-1 per i liguri. C’è tanta qualità in quella squadra con Frison in porta, Citterio, Di Cicco, Borsellino, Magherini, Arcoleo, il compianto Brignani, Chimenti, Gasperini. Poi Andrea Conte e Osellame che in quella squadra si integrano molto bene. Fausto alla fine realizzerà altre tre reti una in casa (Palermo – Ternana 3-1) e due in trasferta (Cagliari – Palermo 2-2 e Pistoiese -Palermo 2-2). Fausto contribuisce a portare in finale di Coppa Italia che si concluderà con la sconfitta dopo che i rosa fino all’ 83′ erano stati in vantaggio per 1-0 (gol di Chimenti). Poi Brio e Causio ribaltarono il risultato.
Il campionato 1979/80 è un campionato di transizione con Gambino neo presidente che sostituisce Barbera. Squadra che avrà Montesano, Ammoniaci, De Stefanis e in panchina Cadè. Silipo giocherà solo 24 gare ma realizzerà sei reti: praticamente una ogni tre gare. Una doppietta con il Matera, poi ancora una rete alla Spal, Brescia, Taranto e Cesena.
L’anno successivo 1980/81 inizia nel peggiore dei modi con una penalizzazione di 5 punti, lui giocherà 33 partite e segnerà tre reti… anzi quattro. Erano arrivati Calloni, Pasciullo, Vailati, Lopez e Volpecina. I soliti gol alla Spal e alla Sampdoria e poi in un Palermo-Bari 1-1 realizzò entrambe le reti una delle quali nella porta amica di Claudio Oddi. Il Palermo nonostante il (-5) ottenne la salvezza.
La stagione successiva fu quella della grande speranza con una delle più belle squadre di sempre con gli arrivi di Caneo, Piagnerelli e in campionato in corso di De Rosa. E l’esordio di Bigliardi. Il Palermo regalò spettacolo sfiorando la promozione e Fausto Silipo recitò la sua parte. Da grande difensore!