È finito il Tour de France 2024, consegnando alla storia un’impresa che non si registrava da ben 26 anni: Tadej Pogacar è il primo a mettere a segno la doppietta Giro-Tour, da quando nel 1998 fu Marco Pantani ad entrare nella storia di coloro che nella stessa stagione hanno saputo trionfare sia in maglia rosa che in maglia gialla. E per concludere alla grande il corridore della Uae si è pure concesso il sesto sigillo, nella cronometro con cui è terminata la Grande Boucle di quest’anno.

Un successo eclatante

Sulla grandezza del campione sloveno non si avevano dubbi, però le sconfitte subite negli ultimi due anni ad opera di Jonas Vingegaard rappresentavano per lui un’onta da cancellare nel modo più eclatante possibile. E i 6 successi di tappa forse lo ripagano dei bocconi amari inghiottiti nel 2022 e nel 2023. C’è da dire, in tutta onestà, che Vingegaard arrivava all’appuntamento dopo aver subito un bruttissimo infortunio, però nonostante tutto ha lottato, conquistando comunque un secondo posto finale che è un premio alla sua tenacia. Terzo chiude Remco Evenepoel, che ad ogni modo al suo primo Tour si è portato a casa un bel podio.

L’ennesima passerella

L’ultima tappa, la cronometro di 33 chilometri da Monaco a Nizza, è stata un’ennesima passerella per Pogacar, che sul traguardo ha fatto segnare il miglior tempo, in 45’24”. Dietro si lui si posiziona Vingegaard, staccato di 1’03”, mentre terzo finisce Evenepoel a 1’14”, non riuscendo nell’attacco alla seconda posizione della generale. Quindi Pogacar si porta  a casa la sua terza maglia gialla, mentre la maglia verde è vinta da Girmay, la maglia a pois da Carapaz, e la maglia bianca da Evenepoel. Unica nota stonata, proprio in conclusione, è l’uscita dalla top ten di Giulio Ciccone, il primo degli italiani, che al termine della crono di chiusura si ritrova undicesimo in classifica, non centrando un obiettivo che sembrava alla sua portata.

(foto Facebook @Le Tour de France)