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La favola olimpica di Daniel Rebiffè, nuovamente tedoforo a 99 anni

Novantanove anni e un sogno da coronare: Daniel Rebiffé, ex atleta porterà domani  lunedì 22 luglio  la fiamma olimpica per la seconda volta nella sua vita. Lo aveva già fatto in occasione dei Giochi Olimpici di Londra del 1948. Emozioni e sfida contro il tempo per l’ex fondista.Per lui, portare di nuovo la fiamma nel 2024 è un’occasione unica per parlare ancora di questo bel viaggio che è la vita.

La sue parole e la speranza

“Voglio farlo di nuovo, sono pronto. Non nascondo che avevo una lacrima agli occhi – dice Daniel che si trova in una residenza per anziani -Tutti ricordavamo i Giochi di Berlino del 1936. lui spiega. Hitler che si rifiuta di stringere la mano all’americano Jesse Owens perché aveva appena battuto il tedesco Luz Long nei 100 metri. Immaginate la gioia immensa che provammo nel 1948 quando finalmente tornammo ai Giochi Olimpici in un’Europa pacifica. Voglio trasmetterlo alle nuove generazioni”

La richiesta formale

Quando è stato annunciato che la fiamma sarebbe passata il 22 luglio a Étampes, sua città natale, Daniel Rebiffé attraverso il figlio ha fatto richiesta con una lettera al presidente del comitato organizzatore di Parigi 2024 Tony Estanguet che dopo qualche settimana gli comunicò la notizia tanto attesa. Fondista, fu uno dei 24 atleti scelti nel 1948 per portare la fiamma olimpica, in staffetta, dal confine svizzero a quello lussemburghese. Daniel Rebiffe con la fiamma olimpica non è sicuro che correrà durante la sua staffetta. Basteranno pochi metri, pochi passi che saranno lunghi quanto una vita.

 

 

 

 

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Published by
Valentino Sucato