È andata in scena nel tardo pomeriggio a Piazza Unione Europea, davanti all’ingresso di Palazzo Zanca, la preannunciata manifestazione di protesta dei tifosi del Messina, chiamati a raccolta già da qualche giorno dai gruppi della Curva Sud. Oltre 400, tra bandiere, vessilli e fumogeni, hanno intonato cori e epiteti contro l’attuale proprietà, con il presidente Pietro Sciotto invitato a chiare lettere a farsi da parte dopo sette anni e lasciare il club, agevolando la cessione. “Pietro Sciotto te ne devi andare”, “Il Messina siamo noi e non molleremo mai” e “Meritiamo un grande Messina” tra i più gettonati.
La tifoseria si è detta stanca della gestione Sciotto, iniziata nel 2017 (quattro campionati di D, con la promozione tra i professionisti del 2021 e tre di C, conclusi con altrettante salvezze), ma soprattutto della situazione di perenne stallo in merito alla trattativa per la cessione societaria che continua a rimanere top secret per quanto concerne l’effettiva identità del gruppo estero interlocutore, aspettando un closing che sembra sempre più un miraggio. Alcuni rappresentanti dei tifosi si sono poi confrontati faccia a faccia all’esterno del Comune con l’assessore allo sport Massimo Finocchiaro, per invocare un intervento delle istituzioni, richiamando poi a gran voce, non senza qualche fischio, anche la presenza del sindaco Federico Basile. Una delegazione di supporters ha quindi ottenuto di poter incontrare, insieme alla stampa, il primo cittadino. Basile ha garantito che al più presto parlerà con Sciotto, al fine di comprendere le reali intenzione del presidente, i parametri di vendita e l’eventualità rappresentata da un percorso alternativo. Il sindaco ha inoltre sottolineando di voler rilanciare il bando per la gestione pluriennale dello stadio.
Qualche ora prima Sciotto aveva declinato l’invito del Presidente del Consiglio Comunale, Nello Pergolizzi: “L’Acr Messina è nel mio cuore e nei pensieri da sempre, ed in particolare da quando sette anni fa ho intrapreso questa difficile ma entusiasmante avventura; ogni mio atto, passato, presente e futuro è sempre finalizzato alle migliori scelte possibili per i nostri amati colori giallorossi. Per quanto riguarda, invece, la Sua richiesta di incontro devo purtroppo, in questa fase, declinare il Suo cortese invito perché, come è noto a tutti, sono reduce da un delicato intervento chirurgico che mi impone una lunga degenza. Il mio stato di salute, unito alle raccomandazioni dei medici, non mi consente di lasciare casa se non per recarmi in ospedale per le ulteriori necessarie cure. Tuttavia, non appena sarò in condizione di salute ottimale sarà mia cura contattarLa per fissare l’incontro richiesto. Colgo l’occasione per anticiparLe che da parte mia c’è la volontà di affrontare, con lo spirito della massima collaborazione, la tematica riguardante il presente ed il futuro dell’Acr Messina”.
Nel frattempo, in maniera quasi surreale, proprio nel corso della protesta dei tifosi, l’Acr ha ufficializzato altri due acquisti under che erano nell’aria: il centrocampista Leonardo Pedicillo, classe 2003, e il collega di reparto Domenico Anzelmo, classe 2004, che hanno firmato un biennale legandosi al club biancoscudato fino al 30/06/2026. Seguono l’annuncio del ritorno di Pasqualino Ortisi, impiegato la scorsa stagione da terzino sinistro, per lui contratto fino al 2025. Primo giorno di ritiro a Zafferana Etnea per il gruppo ridotto agli ordini del tecnico Giacomo Modica e sotto lo sguardo vigile del ds Peppino Pavone, in un pre-campionato cominciato all’insegna della piena contestazione.