Il Palermo concede il bis e dopo aver battuto il Monza sabato scorso, ha la meglio pure sul Leicester nell’amichevole di lusso che si è giocata allo Smh Group Stadium di Chesterfield.
Identico il punteggio, identico il marcatore: Federico Di Francesco che decide il match con le Foxes appena ritornate in Premier League dopo una parentesi in Championship vinta poche settimane fa.
Ma al di là della partita, che lascia sempre il tempo che trova trattandosi di un’amichevole di piena estate e per giunta neppure agostana, si nota l’assenza di Matteo Brunori che poco prima del match ha dato forfait per un infortunio muscolare come comunicato dalla società alla vigilia del match. Un fatto che di per sé è notizia visto che il numero 9 rosanero, alla sua quarta stagione in rosanero, in tre campionati disputati (uno di C e due di B) è mancato appena due volte in partite ufficiali.
Tipico match estivo, ritmi da amichevole di fine luglio con il Palermo ancora imballato in avanti se si eccettua una occasione iniziale per Di Francesco che però è stata mancata.
I rosanero hanno retto in difesa contro il Leicester che ha fatto la partita e dopo il novantesimo i numeri la dicono lunga sul possesso palla: oltre il 65% per le Foxes, il restante per i ragazzi di Dionisi.
Buona impressione ha fatto tra i pali il portiere Alfred Gomis che ha effettuato almeno tre interventi importanti. Di Francesco al 60′ è stato abile a sfruttare un recupero difensivo non a regola d’arte con palla che sbatte sul ginocchio del giocatore del Leicester su verticalizzazione di Henry per timbrare l’unica rete dell’incontro. Henry si è reso pericoloso subito dopo su altra iniziativa. Positiva la sua prestazione.
Il tecnico dei siciliani ha dato spazio a quasi tutti i giocatori se si escludono Nespola e Di Bartolo, i portieri di riserva in questa amichevole e Pierozzi annunciato ufficialmente ieri rimasto in tribuna. Le indicazioni sono ancora aleatorie. Non aver subito reti è comunque un fatto incoraggiante. Per il resto c’è tempo, modo e spazio per migliorare anche perché è chiaro che la rosa non sia ancora pronta anche in avanti.