Il record di Nino Salukvadze, la georgiana che spara ininterrottamente da Seul 1988

di Valentino Sucato

 

Che storia “rosa” a Parigi con il record di Nino Salukvadze! Con le sue dieci Olimpiadi consecutive la tiratrice georgiana ha stabilito un record storico che difficilmente sarà battibile. Su Nino Salukvadze nata l’1 febbraio 1969 ci sarebbe molto da scrivere per una storia lunga 36 anni  e con la partecipazione mai interrotta da Seul 1988 a Parigi 2024. In verità in passato tale record era già stato stabilito da Ian Millar, canadese, presente negli sport equestri da Monaco 1972 a Londra 2012 che saltò Mosca 1980 per via del boicottaggio, dieci presenze si ma non consecutive.

Da Seul a Parigi

Nino Salukvadze all’esordio a Seul 1988 vinse un oro e un argento. A Pechino 2008 rappresento una sorpresa  cogliendo un’inattesa medaglia di bronzo e, tanto per completare la sua striscia di record, a Parigi come già a Rio 2016 si è ritrovata a gareggiare insieme al figlio  Tsotne Machavariani.

In Geogria, Nino è considerata una figura di grandissimo prestigio dello sport ed infatti è stata lei la portabandiera sulle onde della Senna. Una donna che ha saputo schivare le onde anomale della storia che si sono infrante nelle sua montagne caucasiche: esordio olimpico con la maglia sovietica, poi indossò quella russa e infine quella della Georgia. L’esposizione delle sue maglie potrebbero rappresentare in pochi centimetri quello che si è manifestato negli ultimi decenni in quell’area la più tormentata d’Europa. Si pensi che a Seul fece sventolare la bandiera rossa con falce e martello sul podio più alto. Nella gara  “Pistola ad Aria 10m Donne” si è classificata 38ª.

Ancora in gara

Il prossimo 2 agosto gareggerà nella gara “Pistola 25m Femminile”. Quale motivazione spinge ancora  Nino Salukvadze a non ritirarsi dalle competizioni? La voglia di esserci, il sentirsi competitiva ma soprattutto il timore che un suo abbandono possa profondamente incidere sul movimento della sua disciplina in un paese che cerca nello sport l’esaltazione dell’ ideale patriottico. In questo suo intento c’è da considerare che il tiro a segno può essere praticato in modo competitivo anche oltre i 50 anni. Ed lei stessa a dirlo.

Il pensiero della georgiana

“L’età non significa nulla nel tiro a segno e non voglio pensarci – dice l’atleta georgiana – basta saper impugnare una pistola. E non c’è bisogno di un grande allenamento fisico: il nostro sport è per l’80% psicologico, bisogna essere in grado di controllare i propri pensieri”.  Come quello che sicuramente ha in mente Nino Salukvadze: essere a Los Angeles nel 2028. Ma più che un pensiero è forse un sogno.