La qualità di una prestazione non si misura solamente con la conquista di una medaglia, o meno, ma a contare sono l’impegno e l’apporto dato alla causa della propria squadra. Bè in questo senso Alice Mangione e Savita Russo, le due siciliane in gara nell’ottava giornata di gare alle Olimpiadi di Parigi 2024 possono dirsi soddisfatte, anche se il podio non è arrivato in entrambi i casi. Da una parte Alice Mangione è stata impegnata della finale della staffetta 4×400 mista, giunta sesta, mentre Savita Russo è scesa sul tatami nell’evento conclusivo del programma di judo, il mixed teams, facendosi valere nella finale per il bronzo, che però è sfumato all’ultimo per i colori italiani.
Sulla pista d’atletica dello Stade de France ieri sera è andata in scena la finale della staffetta mista 4×400, nella quale l’Italia schierava in ultima frazione la nissena Alice Mangione. Il quartetto azzurro, alla prima finale olimpica della nostra storia olimpica, ha visto prendere il via allo start Luca Sito, che ha passato il testimone per primo a Giancarla Trevisan, la quale però è retrocessa al quinto posto, seguita da Edoardo Scotti, che a sua volta lancia Alice Mangione in sesta piazza. L’atleta siciliana non ha potuto fare altro che lottare nelle retrovie, districandosi nel caos della cambiata, tagliando il traguardo in settima posizione, col tempo di 3:11.84, nella gara vinta dall’Olanda, con Usa secondi e Gran Bretagna terza. Al termine però l’Italia è salita in sesta posizione, dopo la squalifica della Francia.
È sfumata all’ultimo invece la medaglia di bronzo per l’Italia del judo nel mixed teams, con la sconfitta nello spareggio per il bronzo con il Brasile, che ha vinto 4 a 3. Ma a fare il suo dovere alla grande è stata Savita Russo, scesa sul tatami nell’incontro per la categoria -63 chilogrammi, regalando ai colori azzurri la possibilità di giocarsi la medaglia fino all’ultimo. La judoka ragusana c’è l’ha messa tutta, ribaltando negli ultimi secondi le sorti del suo incontro. Davvero una bella prestazione, che dimostra ancora una volta tutto il suo talento, che però non è bastata a regalarci un altro podio.
(foto Grana/FIDAL)