Chiude con un quarto posto la staffetta 4×100 maschile, che sulla pista olimpica era chiamata al difficile compito di difendere l’oro conquistato tre anni fa a Tokyo. Il quartetto azzurro, con il siciliano Matteo Melluzzo a cui è stata affidata la prima frazione, quindi si ferma ai piedi del podio, con una prestazione comunque di alto livello, che ha consentito di lottare fino all’ultima per una medaglia.
A scattare dai blocchi per la squadra italiana quindi è stato Matteo Melluzzo, autore di un parziale di 10.40. Il siracusano ha passato il testimone a Marcell Jacobs, che ha fatto segnare un ottimo 8.96, lasciando il passo a Lorenzo Patta, che ha corso la sua frazione in 9.12. In chiusura, sul rettilineo finale arriva il momento di Filippo Tortu, che taglia il traguardo facendo segnare il personale di 9.20. Per l’Italia arriva un tempo totale di 37.68, quarta prestazione di sempre per la 4×100 azzurra, che però non basta a centrare il podio, sul quale al primo posto arriva il Canada (37.50). In seconda posizione si classifica il Sudafrica (37.57), e terza la Gran Bretagna (37.61).
Podio mancato di pochissimo dunque per l’Italia, arrivata a soli sette centesimi dai britannici: “È un quarto posto che fa malissimo – dice Marcell Jacobs – Siamo scesi in pista credendo di poter prendere una medaglia. Si vince insieme, si perde insieme, saremo sempre uniti e torneremo al lavoro più agguerriti di prima”. Gli fa eco Filippo Tortu: “Volevamo una medaglia, ce l’abbiamo messa tutta e non solo oggi ma in tutti questi anni, sacrificando tanto per essere qui a sognarla – afferma – C’è amarezza ma siamo fieri di quello che abbiamo fatto”. Infine Matteo Melluzzo, che ha mancato di poco la gioia di una medaglia da regalare ai suoi tifosi siciliani:“Sento di aver fatto una buona frazione, forse il cambio con Marcell era un po’ lungo, ma in pista si va al massimo – spiega – Nei primi tre volevamo esserci, dispiace perché siamo arrivati a pochi centesimi dal podio”.
(foto Grana/FIDAL)