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A2 Messina, la voglia di rivalsa della centrale Modestino

Dalila Modestino, centrale al suo secondo anno con l’Akademia Sant’Anna Città di Messina, a pochi giorni dell’inizio della preparazione alla nuova stagione in serie A2, dichiara: “Emozioni uniche al PalaRescifina. Tornarci con voglia di rivalsa”.

L’estate della centrale Modestino

La giocatrice campana sta trascorrendo gli ultimi giorni di vacanza nella sua Ariano Irpino, in provincia di Avellino, in attesa di unirsi alle compagne per il primo raduno della squadra messinese previsto nella serata di domenica 18 agosto presso il Royal Palace Hotel di Messina. Modestino, reduce dall’oro vinto in Ungheria agli European Universities Games, dove ha partecipato con il Cus Bologna conquistando il titolo di campionessa continentale, pensa che sarà ancora una stagione entusiasmante con il club giallorosso: “E’ stata un’estate particolare tra vari viaggi personali, tempo dedicato allo studio e la vittoria dei campionati europei universitari in Ungheria; un successo che spero sia di buon auspicio per la stagione che affronteremo fra poco. Al tempo stesso, mi sto preparando in sala pesi per l’avvenire”.

Sulla stagione precedente

Dopo aver sfiorato lo scorso anno la promozione in A1, l’Akademia Sant’Anna vuole alzare ancor più il livello di competitività puntando a centrare nel nuovo campionato l’obiettivo mancato per un soffio nel precedente; la riconferma della centrale irpina è in linea con tale obiettivo così come la scelta delle sue colleghe di reparto, Babatunde e Guzin, che rendono la prima linea messinese altamente attrezzata. Modestino sulla passata stagione: “È stata molto intensa e mi ha permesso di crescere ulteriormente; un dispiacere concluderla così come poi è andata a finire, anche perché è stata costruita con tanti sacrifici. Porto dietro un bellissimo ricordo di tutte le compagne, staff, società e, soprattutto, messinesi che ci hanno seguito fino all’ultimo pallone. Non vedo l’ora di cominciare perché so ciò che voglio andare a prendermi e credo che sia lo stesso per le mie compagne. Questa la motivazione principale che mi ha spinto a scegliere nuovamente Messina. Spero di essere una delle motrici di questa nuova squadra”. C’è, comunque, un po’ di amarezza per come si è concluso il campionato precedente in cui la A1 è stata davvero molto vicina e per l’esito del confronto finale tra Busto e Talmassons: “Il volley non è il gioco delle bocce e non conta esserci andati vicini alla promozione; anzi, è motivo di ulteriore rammarico. Ci portiamo a casa l’ottima annata e il lavoro svolto in palestra, ma anche voglia di rivalsa. Ci siamo state vicinissime all’obiettivo e ora il desiderio di rifarsi è ancora maggiore. Penso che Talmassons non fosse costruita per vincere il campionato e, invece, c’è riuscita contro un sestetto che aveva programmato il salto di categoria. I Play-Off sono anche questi; lo sappiamo tutti. Serve premere il piede sull’acceleratore nel momento giusto”.

Con Como e Macerata, forse le gare migliori in termini di prestazione per Dalila Modestino: “Squadre contro le quali ho espresso un buon gioco. Ricordo particolarmente quella contro Macerata perché più recente, ma anche perché immaginavamo ci potesse essere la possibilità di affrontarla nella fase finale. Esprimere quel tipo di gioco in casa nostra, ritengo non abbia avuto prezzo; siamo state delle caterpillar. Molto brave a non permettere loro di entrare in partita”.

Modestino è felice di ritrovare alcune sue ex compagne e fiduciosa in generale sulle potenzialità del roster. Ritroverà Aurora Rossetto, già sua compagna di squadra in Akademia, ma anche Bibiana Guzin e Linda Cabassa con cui ha condiviso un anno a Martignacco: “Molto contenta di ritrovarle. Ci sarà anche Babatunde con cui ho giocato insieme cinque stagioni fa (a Isernia, ndr).  Quest’anno avremo un mix tra più grandi e più giovani, gente con esperienza anche in categorie superiori e credo che questo sia fondamentale; la squadra darà garanzie sia con il sestetto titolare ma anche con la panchina”.

Sulla sua carriera

In questi mesi estivi Modestino ha ripensato, inoltre, al percorso finora svolto in carriera. Classe ’98, 185 cm di altezza, è cresciuta nella Gsa Pallavolo Ariano, con cui ha raggiunto obiettivi di rilievo nei campionati di categoria, coronati anche da due convocazioni in Nazionale giovanile con il tecnico Marco Mencarelli. Nel 2014, viene ingaggiata dalla Volley Caserta, club con il quale disputa due campionati: il primo in serie C ed il secondo in A2. Successivamente si trasferisce nella vicina Benevento, in B2, quindi tre annate in B1 con Cerignola, Isernia e Altino, prima di approdare a Martignacco, dove è rimasta per tre anni guadagnando la fascia di capitano e completando la transizione da dilettante a professionista vera: “Nel primo anno di Martignacco mi sentivo l’ultima ruota del carro; non avevo mai fatto esperienze di quel tipo. A Caserta mi allenavo con la A2, ma avevo solo diciotto anni. Pian piano ho preso coraggio e il ruolo di capitano è stato anche motivo di orgoglio”. Lungo il suo percorso hanno avuto grande importanza per la formazione di Dalila nello sport come nella vita anche le esperienze precedenti e le persone incrociate: “Compagne più grandi di me con cui è nata un’amicizia e che mi hanno insegnato tanto sia nello stare in campo che nella vita. Le porto con me e, quando sono in campo, cerco di ricordarmi di loro. È successo soprattutto quando sono stata capitano e mi sono ispirata ad un mio vecchio capitano, Valeria Carlozzi (con Dalila a Isernia nella stagione 2018-2019, ndr)  la guardavo con ammirazione e cercavo, nel mio piccolo, di trasmettere qualcosa in più alle altre compagne. In generale, tutti tendono a lasciarti qualcosa, nel bene o nel male”.

Modestino conclude così: “Ci sono stati momenti in cui ho pensato di mollare, come accade un po’ a tutti gli atleti. Proprio allora, però, capisci che lo sport può diventare vita. Nel momento in cui reagisci, capisci che puoi imparare e portare a casa quegli spunti che, poi, possono servire sempre nelle situazioni più importanti. Ogni anno mi ha insegnato qualcosa di diverso, ogni posto, ogni persona e sono felice di essere arrivata dove mi trovo e lo sono con tanta consapevolezza; voglio esserci al cento per cento”.

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Published by
Alessandra Puglisi