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Gran Galà della Pallavolo Siciliana 2024, una felice celebrazione a Marsala

Il Gran Galà della Pallavolo Siciliana 2024 ha preso vita venerdì scorso, 9 agosto, nella splendida cornice di Villa Favorita a Marsala. L’evento, felice celebrazione della pallavolo siciliana degli anni 70/80/90, ha coinvolto dirigenti, arbitri, giocatori, allenatori e vari addetti ai lavori (alcuni rimasti nel movimento, altri no) che hanno fatto la storia isolana della pallavolo dalla massima serie alle serie B maschile e femminile, specie nella Sicilia Occidentale, ma non solo. Da un’idea di Maurizio Falco, ex giocatore, storico dirigente marsalese della pallavolo femminile, il primo Galà della Pallavolo Siciliana è stato fortemente voluto da lui e da un gruppo di amici, tutti ex pallavolisti, che hanno fatto squadra nell’organizzazione dell’evento: Salvino Lo Forti di Campobello, dirigente marsalese pure lui, Rossana Giacalone Caleca, anche lei dirigente marsalese, opinionista ed ex consigliere regionale Fipav; Tani Frinzi Russo, allenatore e docente Fipav, insieme con la moglie Speranza Maiello, ex giocatrice, dirigente e consigliera Fipav, entrambi i coniugi di Sciacca; Santino Atria, imprenditore, dirigente di Partanna; e Simone Tramuta di Mazara, professore di scienze motorie e uno dei pallavolisti professionisti più forti avuti in Sicilia.

Il racconto della serata

La serata si è aperta con un momento di attenzione per gli ospiti intervenuti, accolti su un red carpet, condito da foto e interviste, a sottolineare l’importanza e l’eleganza della manifestazione celebrativa, nonché lo spessore degli invitati. Tra emozione e commozione, il Galà è proseguito, poi, con la consegna dei premi, vera essenza della serata, culminata alla fine in una vera e propria festa, con una piacevolissima cena e divertimento in pista. La cerimonia di premiazione è stata l’occasione per celebrare alcuni storici protagonisti della pallavolo siciliana, un piacevole atto di memoria collettiva pallavolistica dell’isola. Sono stati consegnati dieci premi, idealmente suddivisi tra premi alla memoria (sei), premi alla carriera (tre) e un premio speciale.

I premi alla memoria

La sezione dei riconoscimenti “in memoriam” – particolarmente toccante – si è aperta con il premio alla memoria di Nino Roccazzella, indiscusso motore del movimento a Sciacca e paesi limitrofi. In un contesto non semplice e privo di grandi risorse, Roccazzella condusse una meritoria opera di reclutamento giovanile. Fu protagonista per ben dodici stagioni con lo Sciacca in Serie B maschile. Non poteva che essere il tecnico saccense Tani Frinzi Russo a consegnare il premio ad Andrea Roccazzella, figlio di Nino. Andrea è oggi regista del Volley Club Sciacca, neo-promosso in Serie B dopo quasi 20 anni di assenza dai campionati nazionali.

Da Sciacca ci si è idealmente spostati a Campobello di Mazara, per ricordare l’Avv. Gino Pantaleo, Presidente della U.S. Volley Campobello di Mazara, che a cavallo tra fine anni ’70 e anni ’80 disputò diversi campionati di Serie B e due campionati di A2. I figli Raffaele e Giuseppe hanno ritirato il premio. La meritoria diffusione del volley a Partanna e l’instancabile attività di coinvolgimento dei giovani sono state tra le motivazioni del ricordo di Fortunato (detto Eustachio) Atria, scomparso l’anno scorso. Il premio al docente e tecnico partannese è stato ritirato dal figlio Mario. Rosita e Caterina Gandolfo sono poi salite sul palco per ricevere il riconoscimento alla memoria del papà Sebastiano. A partire dagli anni ’60, Gandolfo contribuì ad alimentare la passione per la pallavolo a Marsala tra i giovani studenti. Disputò ben dodici campionati di B con la polisportiva Marsala.

È stato poi il turno di ricordare Valentino Renda, allenatore palermitano, definito un vero e proprio cavaliere errante del volley. Dopo aver allenato a Milano negli anni ‘60, raccolse importanti successi in Sicilia negli anni ’70 e ‘80, tra cui le promozioni in A1 con l’ESA Palermo, in A2 con Campobello di Mazara, con la squadra femminile di Castelvetrano e con Agrigento maschile. Un tecnico noto per grandi imprese sul campo, giustamente celebrato dal Galà con il premio alla carriera consegnato al figlio Giovanni e al nipote Valentino. Dal campo alla scrivania: l’idea di affidare la squadra femminile di Castelvetrano a Valentino Renda fu di un dirigente illuminato come Giacomo Lucentini. A Castelvetrano, sotto la guida di Lucentini si consumò un piccolo grande miracolo sportivo. Superando antichi retaggi, Lucentini creò nel 1974 la Dopo Lavoro Ferroviario, la prima squadra di volley per la città di Castelvetrano. Dalla prima divisione, la DLF approdò in serie A nel 1983, in meno di dieci anni dalla sua fondazione. Giovanni Renda, dopo aver ricevuto il premio per il papà Valentino ha così consegnato il premio alla memoria di Giacomo Lucentini ai figli Maria Pia, Daniela e Gianfranco.

I premi alla carriera

Chiusa la sezione dei premi alla memoria, la cerimonia è proseguita con la consegna dei premi alla carriera a tre illustri tecnici. Franco Falco è stato insignito del premio per avere creato negli anni ’70 nell’oratorio dei salesiani a Marsala, la squadra femminile della PGS Marsala. Un gruppo di giocatrici che ancora oggi rimane in contatto nel ricordo degli anni di successo culminati nella promozione in Serie B nazionale sotto la guida autorevole e sicura di Falco. L’allenatore ha ricevuto il premio dalle mani di Anna Figuccia, sua ex giocatrice.

Il premio ad Angela Bonomo ha rappresentato un’ulteriore celebrazione della storia della pallavolo femminile a Marsala. Pioniera del movimento, negli anni ’70 Angela Bonomo colse svariati successi con la “Tricolore” e una promozione in B con la Volley Club Marsala. Elegante dentro e fuori il campo, la Bonomo è stata una vera e propria maestra di vita per le sue atlete.

Per chiudere la serie dei premi alla carriera, sul palco è salito Fabio Rocca, classe 1936. Rocca vanta 36 presenze in nazionale e ha partecipato alla prima vittoria dell’Italia nella sua storia contro la Francia. Giocò in serie A con Vercelli e Milano; dopo aver studiato alla Bocconi rientrò a Palermo dove si affermò come un tecnico di assoluto riferimento per il movimento. Negli anni ’70 vinse alcuni titoli nazionali giovanili e colse le promozioni in A con la Montuori e la Cook-Matik.

Sul palco anche il presidente del Lions Club Marsala, Diego Maggio, che ha comunicato l’istituzione di una borsa di studio in memoria di Oriana Bertolino, la giocatrice marsalese, deceduta questa estate a causa di un incidente in quad avvenuto mentre si trovava in vacanza a Malta e la cui giovane vita ha rappresentato un dolcissimo esempio di dedizione e amore per la pallavolo e in generale di altruismo.

Premio speciale a Lilyana Pizzo consegnato ai due ospiti d’onore

La cerimonia si è poi chiusa con la consegna di un premio speciale alla memoria della professoressa Lilyana Pizzo di Catania. Fondatrice, insieme ad un gruppo di atlete etnee, della famosa Torre Tabita, fece incetta di titoli negli anni ’70 tra Giochi della Gioventù e premi nazionali giovanili, fino a vincere lo scudetto con l’Alidea nel 1980, unico scudetto della pallavolo femminile in Sicilia. Lilyana è stata mamma e allenatrice delle nazionali e plurititolate Tiziana e Donatella. Nell’introdurre il premio alla memoria della professoressa Pizzo, Rossana Giacalone ha ricordato il comitato, molto attivo, per intitolarLe il PalaCatania, sottolineando l’importanza del suo lavoro e dei suoi studi in generale per lo sviluppo della pallavolo femminile italiana. Data l’impossibilità per le figlie di presenziare all’evento, il premio a Lilyana Pizzo è stato ritirato da Nello Greco e Massimo Castagna, due assolute celebrità nell’ambiente volleistico, personaggi di spicco della storica scuola della Paoletti Catania, amici di lunga data della famiglia Pizzo, che hanno approfittato dell’ampio spazio dedicatogli sul palco per offrire preziosi aneddoti ed esemplare l’eccellenza della pallavolo siciliana. La loro presenza ha, senza dubbio, impreziosito la serata e contribuito ad attribuirne un più ampio respiro celebrativo, considerato che i due ospiti d’onore, provenienti dalla Sicilia Orientale, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del volley siciliano tutto, nonché del volley italiano vestendo più volte la maglia azzurra e militando per anni nella massima serie. Rossana Giacalone, tra le protagoniste di quegli anni di gloria, ha così commentato questo premio speciale: “Siamo state pioniere della pallavolo siciliana femminile perché abbiamo avuto la fortuna di avere delle insegnanti e degli insegnanti che sono stati nostri allenatori di grandissimo valore. La presenza di Lilyana Pizzo in Sicilia, la signora della pallavolo, ha consentito uno sviluppo del movimento senza pari. I risultati in Serie A hanno consolidato quel momento felice. Per me è stata un’opportunità fantastica che ha cambiato la mia vita essere selezionata da Liliana Pizza ed essere allenata da Fabio Rocca e da Angela Bonomo e aver potuto toccare con mano i successi nella nazionale. Senza la pallavolo non sarei la persona di qualità che (sono e che) tutti, spero, mi riconoscono. La presenza al Gran Galà di Nello Greco e Massimo Castagna è stato un gioiello attribuito a tutta l’organizzazione. Le loro esperienze sono state ancora una volta ricordate dando nuova linfa a tutti noi”.

Parola agli organizzatori

Maurizio Falco, padre dell’iniziativa, oggi vicepresidente della Marsala Volley: “L’idea del Gran Galà è nata dopo aver verificato il desiderio di molti amici ex pallavolisti di rivederci tutti insieme. Ne ho parlato con alcuni di loro, tra cui Rossana che, entusiasta, mi ha dato subito il suo supporto; così abbiamo creato il comitato organizzativo e messo appunto un sistema per il quale siamo riusciti a raggiungere un numero di interessati molto alto. Avevo già portato avanti iniziative del genere ma a livello solo locale, aver realizzato un progetto di così ampio respiro mi gratifica tantissimo e mi suggerisce di continuare”.

Salvino Lo Forti: “Il fatto di aver rivisto e potuto riabbracciare i più cari compagni e i più accaniti avversari, tutti amici da sempre e con cui abbiamo condiviso in passato gioie e dolori è stata la cosa più emozionante. I ricordi riaffiorati in questa bella serata sono stati tantissimi, uno tra tutti è stato il ricordo per me speciale di quando Marsala sotto la guida del professore Gandolfo ha vinto il titolo italiano ai Giochi della Gioventù”.

Simone Tramuta: “In una sera ho potuto rivisitare nella sfera dei miei ricordi 25 anni da giocatore e 18 da allenatore, condivisi con buonissima parte degli ospiti. La sensazione bellissima è stata quella che guardando negli occhi ognuno di loro ho rivissuto emozioni e passioni che resteranno sempre nel cuore, così come la stima e l’affetto tra noi tutti. Viva lo sport, viva la pallavolo!”

Santino Atria: “Che dire?! La serata del Gran Galà è stata semplicemente emozionante dall’inizio fino alla fine. Ho colto veramente tante belle sensazioni da parte degli ospiti. Ho ascoltato le tante avventure di tutti noi atleti, ho visto sorrisi e pianti di gioia, si respirava aria di amicizia pura, di ammirazione: è stata veramente una serata unica!”

Rossana Giacalone Caleca: “Che bella serata! Adesso ci riposiamo, non sappiamo ancora se ripeteremo l’evento ma una cosa certa e che tutti ci riconoscono è che è stato come aver vinto una partita secca 3 a 0 contro l’indifferenza e aver alimentato un nuovo spirito di amicizia sportiva. Devo dire grazie a tutti coloro i quali hanno collaborato come se fosse un’unica squadra alla riuscita dell’evento e sono felice che i miei amici mi abbiano dato incarichi precisi per l’organizzazione”.

Speranza Maiello: “Un turbinio di emozioni per un momento di unione e di festa! È bellissimo rivedere tante vecchie glorie, anche se io sono un po’ più giovane rispetto a queste generazioni, vivo dei loro ricordi ed è stato un onore aver potuto organizzare il Galà; abbiamo deciso per questa prima edizione, anche se le richieste erano tante, di dare un po’ più attenzione alla pallavolo passata della Sicilia Occidentale, ma speriamo per le prossime edizioni di coinvolgere maggiormente il resto della Sicilia, considerato che la pallavolo è innanzitutto aggregazione”.

Tani Frinzi Russo: “Serata fantastica, impreziosita dalla presenza di Nello Greco e Massimo Castagna che hanno accettato di buon grado il nostro invito. Una considerazione che mi viene da fare, essendo ancora in attività come allenatore e quindi a contatto con i ragazzi e le ragazze di oggi, mi piacerebbe che mantenessero tutti lo stesso rapporto di cordialità e stima che abbiamo dimostrato noi, ex giocatori, negli anni, anche da avversari animati comunque da una sana competizione. Senza invidie, presunzioni e comportamenti che potessero denotare poco rispetto. Il nostro sport è diverso e dobbiamo continuare a dimostrarlo sempre anche in questo modo”.

Il Gran Galà della Pallavolo Siciliana nato da una semplice rimpatriata di vecchi compagni di squadra è diventato, dunque, una brillante occasione per esaltare l’orgoglio dell’appartenenza al movimento pallavolistico della nostra regione e ci si augura anche entusiastico sprone, attraverso il ricordo delle virtù dei grandi siciliani del passato, per il presente e il futuro di questo movimento.

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Published by
Alessandra Puglisi